giovedì 26 novembre 2009

Classica, ma non troppo


avorio, corno, legno maldiviano, perle, vetro
info qui


esempio di packaging handmade
per altri esempi vedi anche qui
(questo pacchetto, non con questa collana ma con altri bijoux,
è volato da Valentina, qui
)

mercoledì 25 novembre 2009

Esercizi & pasticci

China nera e bianca, inchiostri colorati (profumati)
e un Moleskine nuovo di zecca
.
Oggi esercizi di calligrafia, per piccoli e grandi.
Da autodidatta, naturalmente...



...ma mentre armeggio con boccette e pennini, sento già che la mano sta per sfuggire...


eppure insisto, per vanitosa cocciutaggine... et voilà, tutto si fa verde!


Sarà pure inchiostro profumato, ma beata biro!
La sua...


Il 5° natale di Giacomo e la sua impazienza di imparare a scrivere

venerdì 20 novembre 2009

mercoledì 18 novembre 2009

Recicliamo ed impacchettiamo

Oggi facciamo un altro lavoretto divertente.
Avete presente tutte quelle scatoline di cosmetici, farmaci o prodotti alimentari che riempiono il vostro cestino della carta?
E' carta da reclicare, sì o no? E allora recicliamola!
1. Io ho scelto formati piccoli ma nulla impedisce di fare scatole più grandi anche in previsione dei regali di natale.
2. Ho usato del gesso bianco (il mio è Maimeri coprente opaco) per dare una prima mano coprente che mi permetterà di usare meno colore per coprire le scritte e darà anche una texture interessante alla carta (si possono usare anche medium specifici per effetti particolari).


3. Una volta perfettamente asciutto, ho dipinto con acrilico bianco (ma potete ovviamente scegliere il colore che preferite)
4. 5. Su un pezzetto di cartoncino qualsiasi ho ritagliato qualche sagoma a piacere e l'ho usata con la tecnica dello stencil per iniziare a decorare le scatole.
Un piatto di plastica usa-e-getta fungerà perfettamente da tavolozza per mescolare le diverse tinte.
6. 7. Successivamente ho continuato a dipingere con pennelli e colori a piacere.
8. Ho confezionato con un po' di rafia e qualche perlina.












lunedì 16 novembre 2009

Tocco viola

Dopo "vedo rosso", ora "tocco viola"...
sì, stamane mi sento un Mida cromoforo! ;-)
Tutto si spiega perchè, dopo strapazzi a tavola nel weekend, solitamente mi ripropongo un giorno o due di riso integrale e verdurine, con pochissimi condimenti.
Detta così mette già tristezza, lo so, ma non è così! Il trucco, divertente per di più, sta nell'inventarsi ogni volta una salsina nuova, colorata e saporita che spesso poi diviene fonte di ispirazione per ricette successive...




E' velocissima da farsi e ottima per condire cereali o verdure o quel che si vuole.
(ok, state già pensando che sta bene sulla carne, vero? ... lo sapevo, ;-) incorreggibili!)

una cipolla rossa di tropea lessata al vapore
un cucchiaino di miso
due gocce di tabasco (o un pizzico di peperoncino)
mezzo cucchiaino di pasta di tamarindo
1-2 acciughe sott'olio
un cucchiaio di salsa worchester
una macinata di pepe
qualche cucchiaio d'acqua di cottura della cipolla

Mixare tutto insieme. Io non ho neppure aggiunto olio in più, oltre al poco delle acciughe, ma se si gradisce...


giovedì 12 novembre 2009

One ring...




"One Ring to rule them all,
one Ring to find them,

One Ring to bring them all
and in the darkness bind them
"...


(Sir John Ronald Reuel Tolkien
)

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mercoledì 11 novembre 2009

Contenuti&contenitori


Cobrizo decora la carta a mano e confeziona poi ogni pacchettino con cura, l'uno diverso dall'altro...

pour vous

..così tanti piccoli scrigni colorati sono già volati a milano, venezia, roma, firenze, verona, bologna, trieste, treviso, torino, ecc.

Grazie, grazie a tutti voi.


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lunedì 9 novembre 2009

Col cavolo che va bene


Giornata grigia, ma io vedo rosso... rosso rabbia!
Ho i nervi a fior di pelle.
Ogni volta recarmi in cantiere è uno sfinimento, un'arrabbiatura, una desolazione.
Non c'è fine al pressapochismo e alla mancanza di professionalità di certa gente...

..ma poi un amico mi regala una cassetta di melette nostrane, belle belle.
Così mi metto ai fornelli e decido:
-Stasera il rosso ce lo mangiamo e ce ne facciamo un baffo!- ;-)

cavolo rosso mezzo
2 melette rosse
2 C di olio evo
2 C di acidulato di umeboshi
1 C di aceto rosso
3-4 chiodi di garofano
3-4 bacche di ginepro
3 bacche di pepe nero
sale e acqua qb

Appassire il cavolo tagliato a listarelle non troppo sottili nell'olio scaldato. Unire le mele tagliate a dadi, l'acidulato, l'aceto e tutti gli aromi. Cuocere per 20 min o quanto necessario affichè il cavolo sia morbido.







p.s.: sono stata via qualche giorno e mi sono dimenticata del tutto di questa iniziativa qui relativa a questa ricetta qui, uno dei più citati esempi di plagio in rete, da blogger.
si desidera porre l'attenzione ancora una volta su chi, sempre più frequentemente, preleva materiale dai blog, senza previa richiesta e ne fa un uso sconsiderato
. urge davvero un codice corretto di comportamento!
dal momento che si parla di ingiustizie e mele ;-), però, sono ancora in tempo per aggiungere questo post scriptum arrabbiato, no?

giovedì 5 novembre 2009

イヤリング

Chissà se イヤリング significa veramente orecchini... qualcuno me lo sa dire?


raku, avorio, agata


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martedì 3 novembre 2009

Tiramisù di cachi?



Ma sì, chiamiamolo tiramisù, giusto per intenderci e perchè questo nome ha sempre quest'effetto irresistibilmente taumaturgico, ma in effetti del tiramisù, alla fine, avrà solo la consistenza cremosa, visto che non c'è il Principe Mascarpone.
Inoltre, essendoci a cena pure alcuni bimbi, la mia versione è senza caffeina.

(per 8 persone)
Sbuccio 4 cachi piccolini e li cuocio un paio di minuti sul fuoco dolce (questo per riscaldare un po' energicamente la frutta che altrimenti cruda sarebbe troppo ying, ma su questo non vi tedio oltre... (eventualmente guardate qui) con i semini prelevati da un bacello di vaniglia.
Una volta raffreddati li frullo con 275 gr di silk tofu (quello cremoso, che si chiama kinugoshi), 4 cucchiai di malto di riso e un po' di buccia d'arancia. (l'ho provato anche col succo d'agave al posto del malto e con gocce di cioccolato fondente al posto dell'arancia)
Preparo una tazza di caffè d'orzo (fatto con latte di riso o acqua, caffè solubile d'orzo e un cucchiaio di malto) e lascio raffreddare. Quindi vi intingo 12 savoiardi (o fette biscottate per una versione più punitiva :-D ), ciascuno tagliato a metà.
In ogni tazzina pongo 3 mezzi savoiardi e copro con la crema.
Lascio riposare in frigo tutto il pomeriggio.
Spolvero con cacao.




Non ci fossero stati bambini avrei azzardato altri aromi e forse una nota alcolica...
Se ci provate voi, sappiatemi dire.



ps: un pensiero va a Francesca e la sua raccolta di ricette di tiramisù a cui avrei voluto dedicare questo dessert, anche se purtroppo sono arrivata in ritardo. Basta l'idea, no?

domenica 1 novembre 2009

"La mia voce pare lontana perchè telefono dal cielo"


Come hai detto tu, la vita è inarrestabile. Il prodigio della morte è l'arte di saper attendere in eterno.
Concludere una vita vuol dire rinunciare a morire.

E allora vola in alto, Alda.
Sempre con il tuo inseparabile rossetto e marchia a fuoco tutti i tuoi angeli amanti.


foto di Guido Harari