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mercoledì 27 agosto 2008

Riso (continua)


...e disegnando risi e risetti, decisi di scrivere una mia storiellina, per avere il pretesto per continuare a disegnare (evidente qualche rimando alla Divakaruni)... e giocare sul tema riso = risata.


TILO E LA MAGIA DEL RISO

Tilo sedeva al tavolo della cucina. Ancora una volta sfogliava il suo diario, raccolta minuziosa di appunti presi durante i suoi viaggi: foto di vetrine incantevoli, menù rubati da ristoranti esotici, indirizzi segreti di drogherie e pizzicagnoli fornitissimi, ricette antiche carpite con qualche moina a maghi del sapore, altre strappate furtivamente da ogni sorta di rivista, dosi per composizioni quasi alchemiche di pietanze prelibate, bustine di spezie colorate rare e profumatissime... Ed accanto tutte le sue note, le correzioni, i commenti annotati sul posto o più tardi appuntati, nel corso del tempo, una volta ritornata a casa.

Tilo, conoscendo profondamente l'essenza delle cose, sapeva intuire anche quella delle persone ed indovinare i loro pensieri, i loro desideri. Solamente tanta cura e dedizione, tanta abilità e perseveranza in cucina facevano della sua arte un piacere indicibile che, se pur fugace, ad ogni piatto deliziava anche i più scettici.
Ora doveva assolutamente preparare un'altra delle sue ricette per rievocare quelle atmosfere magiche impresse nella geografia della sua mente: profumi caldi e densi, colori corposi e selvaggi d'altre terre... I suoi nuovi ospiti si sarebbero abbandonati mollemente senza mai intuire il suo sottile incantesimo, ma solamente percependone inconsapevoli gli effetti...
Riso alla Yanchow, pollo al riso di Honan, riso speziato al cocco, biriyani di pesce, basmati allo zafferano con le verdure, pollo tandoori con chutney di mango, riso dolce al latte e pistacchi, budino di riso con datteri e cioccolato, latte di riso e vaniglia...
Tutte varianti intorno al tema del riso. Per questo motivo, per tutti, la sua era diventata la casa del riso.

La magia si rinnovava ogniqualvolta Tilo manipolava questi chicchi bianchi e madreperlati. Dalla polvere impalpabile e setosa del riso che le imbiancava le mani e un poco le velava la vista si sprigionava l'incanto: uno alla volta ricomparivano i folletti suoi complici, insostituibili aiutanti da cucina. Piccoli, accanto alla maestosità della maga, quasi invisibili per dimensione, e per velocità e sicurezza nei movimenti. Fidati ed abilissimi, ciascuno con una caratteristica ed un compito ben preciso. Ciascuno con la migliore preparazione ed esperienza poiché Tilo li aveva singolarmente catturati nei paesi di origine della sue ricette segrete.

Il riso, come una pagina bianca, acquistava il suo colore, il suo colore profumato. Le tinte della tavolozza di Tilo erano le spezie, le sue polveri profumate. Curcuma, halud, il giallo, colore dell'alba, segno di buon augurio. Cannella bruna e dolce per scaldare l'anima. Chiodi di garofano, dolci e pizzicanti gemme della passione. Cumino, appuntito, che protegge dal malocchio. Cacao, antico grano atzeco che annebbia la mente col suo aroma voluttuoso ed invitante. Zenzero, radice di contorta saggezza, pungente e violenta. E ancora finocchio, trigonella, peperoncino, vaniglia, anice, coriandolo...
Gli invitati sedevano intorno alla tavola, rapiti ad ogni boccone da tanta ricercatezza e cura. Il distillato di riso abbondante nelle caraffe rinfrescava le gole stimolate da tanti sapori e rendeva più fluida e rilassata la conversazione. Scoppi di riso seguivano a ruota in un crescendo incontrollabile che solo Tilo sapeva riconoscere come il segnale inconfutabile della sua riuscita. Il più comune ed umile degli alimenti - il riso, appunto - anche questa volta aveva sprigionato il suo potere magico. Nessuno avrebbe carpito il segreto del riso e quello di Tilo, celato dietro al suo luminoso sorriso.

fine


Questa mia storia in seguito è stata impiegata da Probios per i suoi prodotti a base di riso.

I disegni ricordano la Cimatoribus, lo so, perdonatemi, ma sono le mie primissime illustrazioni, di una vita fa. Da autodidatta, alle prime armi, cercavo dei riferimenti ;-)

1 commento:

  1. Io non so come fai, ma resto incantata.

    Grazie per essere passata da me, e di avermi dato la possibilità di conoscerti.

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