Un tempo si cucinava anche molto di più e, in un caso come questo, avrei fatto pure gli spaghetti in casa, ma adesso mi limito a cucinarli e a dedicarmi maggiormente al mio lavoro... quindi disegno la ricetta.
Sono rincasata con un pugno di gamberetti freschi, ma ho realizzato che in frigo avevo solo del radicchio di chioggia. E così...
Naturalmente si addice perfettamente alla ricetta anche il radicchio tardivo di Treviso o di Santa Giustina.
In una padella antiaderente unta con un cucchiaio d'olio, rosolare una cipolla tagliata a dadini e quindi saltare il radicchio tagliato a listarelle sottili. Salare q.b. Una volta cotta, mettere da parte in un piatto. Nella stessa padella, con un altro cucchiaio d'olio, scottare i gamberetti sgusciati (di cui metà tagliati a pezzetti piccoli e metà lasciati interi), unire due cucchiai di shoyu, un cucchiaio di mirin e un cucchiaio di worchester sauce (in alternativa peperoncino q.b.), qualche goccia di tabasco (facoltativa) e un cucchiaio di malto (lo zucchero di canna per Salutiamoci non è contemplato). Lasciare caramellare un paio di minuti.
Lessare al dente degli spaghetti integrali di farro.
Unire la verdura ai gamberetti e allungare con un po' di acqua della pasta e uno o due cucchiai di panna di riso (facoltativa) e saltare la pasta.
Lessare al dente degli spaghetti integrali di farro.
Unire la verdura ai gamberetti e allungare con un po' di acqua della pasta e uno o due cucchiai di panna di riso (facoltativa) e saltare la pasta.
p.s.:
... magari io lo dò per scontato, ma a qualcuno interessa.
Il mirin è un liquore giapponese a base di riso (una sorta di sakè)
Lo shoyu è una salsa di soia, più leggera e meno salata del tamari e rispetto a quest'ultimo, contiene invece anche del grano.
La worcestersauce (in italia si trova facilmente quella di Lea&Perry nei supermercati) è una salsa piccante e agrodolce, di origine inglese, a base di melassa di zucchero di canna, acciughe, aglio, cipolle, aceto e spezie varie (da Salutiamoci quindi non contemplata).
La sua storia è carina. Fu creata nell'Ottocento da un ex governatore del Bengala che chiese a due farmacisti della Contea di Worcestere di riprodurre la ricetta di una salsa piaciutagli molto, assaggiata durante il suo soggiorno nelle Indie. L'esperimento non diede il risultato auspicato e i due riposero in cantina il barile con la salsa e se ne dimenticarono. Casualmente, qualche anno dopo, si ritrovarono tra i piedi quel barile, ma prima di gettarlo, provarono ad assaggiarne di nuovo il contenuto. Era diventata buona!
Così, John Lea e William Perrins decisero di acquistare la formula della salsa, fondarono la "Lea & Perrins" e la commercializzarono col nome di Worcester, poiché il governatore era originario di quella contea. Ancora oggi è fabbricata con il nome dei due speziali Lea & Perrins.
... magari io lo dò per scontato, ma a qualcuno interessa.
Il mirin è un liquore giapponese a base di riso (una sorta di sakè)
Lo shoyu è una salsa di soia, più leggera e meno salata del tamari e rispetto a quest'ultimo, contiene invece anche del grano.
La worcestersauce (in italia si trova facilmente quella di Lea&Perry nei supermercati) è una salsa piccante e agrodolce, di origine inglese, a base di melassa di zucchero di canna, acciughe, aglio, cipolle, aceto e spezie varie (da Salutiamoci quindi non contemplata).
La sua storia è carina. Fu creata nell'Ottocento da un ex governatore del Bengala che chiese a due farmacisti della Contea di Worcestere di riprodurre la ricetta di una salsa piaciutagli molto, assaggiata durante il suo soggiorno nelle Indie. L'esperimento non diede il risultato auspicato e i due riposero in cantina il barile con la salsa e se ne dimenticarono. Casualmente, qualche anno dopo, si ritrovarono tra i piedi quel barile, ma prima di gettarlo, provarono ad assaggiarne di nuovo il contenuto. Era diventata buona!
Così, John Lea e William Perrins decisero di acquistare la formula della salsa, fondarono la "Lea & Perrins" e la commercializzarono col nome di Worcester, poiché il governatore era originario di quella contea. Ancora oggi è fabbricata con il nome dei due speziali Lea & Perrins.
Questa ricetta partecipa alla raccolta di Salutiamoci di febbraio 2014, tutta incentrata sul tema del radicchio rosso, ospitata da Lucrezia di Peanutincookingland
m che buonisssssimiiiiii, ma che sono questi 2 o 3 ingredienti d cui nn so nulla? mi informerai vero?
RispondiElimina:)
un bacino e notte notte
il radicchio e i gamberetti? ;-DDD
RispondiEliminacerto certo, d'altronde shoyu, mirin, e worchester li mangiotous les jours :D! buona giornataaa
RispondiEliminaF.
mi sa Nina, che per te lo shoyu è out, ma puoi sostituirlo con tamari. ma adesso magari aggiungo una nota...
RispondiEliminaefficientissma, as usal :D.... ok, proverò! e che cuiriosità ora sarà assaggiare la worchester...
RispondiEliminabuffo, perche quando vengo a sapere la storia di un cibo s'aggiunge un plus al gusto non indifferente!! grazie, cara R.
un bacio
f gluten free
sì, è vero, la storia è buffa... speriamo che sia vera ;-)
RispondiEliminagrazie a te delle tue visitine puntuali... sei il mio coniglio puka (a proposito di storie... che bella quella!)
Ciao.
RispondiEliminaHo scoperto questo blog per caso e mi piace tantissimo.
Lo metto nei preferiti o faccio un link nel mio.
E poi se ho capito bene (viso che un po' leggo, un po' sfoglio, un po' guardo e soprattutto un po' mi distraggo) i disegni li fai tu: SONO BELLISSIMI!
Mi dispiace che ormai non lavoro più (grafica) altrimenti sicuramente collaboreremmo in qualche modo.
Passa nel mio blog: io devo dire ho abbandonato un po' la causa cibo/salute però quando posso scelgo sano.
Ciao.
Dann/www.cucinaamoremio.com
ciao Daniela, benvenuta! :-)
Eliminasì, anche i disegni sono miei. grazie dei complimenti.
ho dato un'occhiata al tuo blog: sei comunque sempre in tempo a riprendere la causa buon cibo=salute! avresti voglia di partecipare a Salutiamoci?
dai, ti aspettiamo.