La sfida per un macrobiotico nel fare un dolce goloso e che piaccia anche ai non macrobiotici è stuzzicante. Quando riesce nel suo intento poi è doppiamente soddisfacente.
Sì, goloso e macrobiotico è possibile, senza uova, nè zucchero, nè latte.
Giacomo mi ha chiesto esplicitamente una torta al cioccolato ma s-e-n-z-a zucchero.
L'ometto ha le idee chiare, ma alla mamma, con immane tristezza, non resta che constatare impotente che le scorte segrete di cioccolato fondente sono già state saccheggiate (ho detto macrobiotici, sì, mica santi...)
Non posso dunque che mescolare spunti, da fonti perdute nel turbinio del tempo che passa e azzardare accostamenti che la dispensa suggerisce...
... E poi, doppio salto mortale senza rete!
Mescolo questi ingredienti asciutti:
300 gr di farina bianca
100 gr di mandorle tritate non troppo finemente
(di cui tengo da parte 2 cucchiai per la guarnitura)
50 gr di uvetta
50 gr di polvere di carruba
una bustina di cremor tartaro
un pizzico di cannella, di vaniglia e di sale
Frullo a crema fine in un quarto di latte di riso:
due pere a cui ho tolto il torsolo ma non la buccia (purchè bio)
4 cucchiai di olio di mais + 2 cucchiai di burro di soia (o 6 di olio)
5 cucchiai di succo di acero (o malto)
qualche scorzetta secca di buccia d'arancia non trattata
Amalgamo bene i due componenti, asciutto e fluido.
Verso in una teglia grande (30 cm di diametro) unta ed infarinata e cospargo con le mandorle tritate avanzate.
Inforno a 200° per dieci minuti, quindi finisco di cuocere per altri 25 min a 180°.
p.s. se si vuole davvero esagerare, una volta fredda, si tagli a metà e si farcisca con malto di nocciole (o malto di riso mescolato con crema di mandorle o nocciole, in parti uguali oppure marmellata di albicocche).
Sì, goloso e macrobiotico è possibile, senza uova, nè zucchero, nè latte.
Giacomo mi ha chiesto esplicitamente una torta al cioccolato ma s-e-n-z-a zucchero.
L'ometto ha le idee chiare, ma alla mamma, con immane tristezza, non resta che constatare impotente che le scorte segrete di cioccolato fondente sono già state saccheggiate (ho detto macrobiotici, sì, mica santi...)
Non posso dunque che mescolare spunti, da fonti perdute nel turbinio del tempo che passa e azzardare accostamenti che la dispensa suggerisce...
... E poi, doppio salto mortale senza rete!
Mescolo questi ingredienti asciutti:
300 gr di farina bianca
100 gr di mandorle tritate non troppo finemente
(di cui tengo da parte 2 cucchiai per la guarnitura)
50 gr di uvetta
50 gr di polvere di carruba
una bustina di cremor tartaro
un pizzico di cannella, di vaniglia e di sale
Frullo a crema fine in un quarto di latte di riso:
due pere a cui ho tolto il torsolo ma non la buccia (purchè bio)
4 cucchiai di olio di mais + 2 cucchiai di burro di soia (o 6 di olio)
5 cucchiai di succo di acero (o malto)
qualche scorzetta secca di buccia d'arancia non trattata
Amalgamo bene i due componenti, asciutto e fluido.
Verso in una teglia grande (30 cm di diametro) unta ed infarinata e cospargo con le mandorle tritate avanzate.
Inforno a 200° per dieci minuti, quindi finisco di cuocere per altri 25 min a 180°.
p.s. se si vuole davvero esagerare, una volta fredda, si tagli a metà e si farcisca con malto di nocciole (o malto di riso mescolato con crema di mandorle o nocciole, in parti uguali oppure marmellata di albicocche).
Sìììììì. Buona, buona, buona!
Capitolerà anche il commensale più schizzinoso che vi guarda compassionevolmente al solo sentir parlar di macrobiotica! ;-)
la faccia non è male ;)
RispondiEliminaio non ho nessun problema con la macrobiotica, anzi il malto per dolcificare lo uso spesso e bob si accorge mai nessuno della differenza!anzi mi segno questa torta ottima
RispondiEliminaassolutamente incuriosita dal tuo dolce... quindi lo proverò! anche perché penso di avere proprio tutti gli ingredienti... :-)
RispondiEliminacopiata per quando tornerò a mangiare normale, adesso sono un po' onnivora
RispondiEliminaBuona buona :) mi mancano malto e/o sciroppo d'acero ma il resto cel ho..!!
RispondiEliminabuona settimana
Daniela
Deve essere mooolto buona! Poi cioccolato ed pere!!! La proverò sicuramente ;)
RispondiEliminal'aspetto è davvero stuzzicante. ho in casa la farina di carruba, non conosco molto la filosofia macrobiotica, neanche il miele è concesso? anche a me piace comunque non esagerare con farina bianca, zucchero etc. preferisco il bio, l'olio extra v. mi leggo tutte tutte le etichette e uso molto sia malto che sciroppo d'acero. non son macrobiotica ma son noioooosa...questa la proverò. baci
RispondiEliminasi.
Comina: fidati. parola di rana pescatrice! ;-)
RispondiEliminaGiò: questi marziani macrobiotici... ;-DDD
Evelyne: e allora cosa aspetti?
Stella: "quando tornerò a mangiare normale, adesso sono un po' onnivora" mi ha fatto morire dalle risate! ;-DDD
Daniela B.: non sostituirli con lo zucchero. sarebbe davvero un peccato!
Spighetta: lo è, te lo assicuro.
non è cioccolato ma carruba!
Silvia: una macrobiotica e pure noiosa? allora no, no, per carità! ;-DD
il miele non viene utilizzato come dolcificante ma solitamente in piccole dosi e più per le sue
proprietà curative.
fammi sapere se la provi!
ciao cobrizo, complimenti per il blog ( che ho aggiunto ai preferiti!!!): ho fatto ieri sera la torta ed è venuta buonissima: io ho aggiunto un po' di marmellata di arance bio del mio giardino e ho ridotto la quantità di malto d'orzo...volevo sapere come potevo fare la polvere d'arancia che ho letto nella ricetta del crumble di melanzane. Sabato sera ho una cena e vorrei proporre quel piatto...aspetto tue notizie ciao gilda
RispondiEliminaGilda, ti ringrazio.
RispondiEliminasono molto contenta che la torta ti sia piaciuta.
Conserva un po' della tua marmellata di arance! ho appena fatto un'altra torta che presto posterò.
Per la polvere di arancia, io uso esclusivamente arance non trattate che pelo con il pelapatate (per non tagliare anche l'albedo). quindi le metto ad asciugare sopra carta da cucina, al calore del termosifone.
una volta secche (dopo una giornata), le conservo così, in un vasetto di vetro e le taglio a coltello all'occorrenza.
se preferisci, puoi invece polverizzarle con un macinino, ma io trovo che il profumo si disperda molto e si conservi per minor tempo.
ora però mi dovresti dare tu la ricetta del crumble di melanzane, perchè io non l'ho mai postata! ;-)