A scadenza quasi fissa, Cobrizo necessita di una passeggiata a Venezia.
Ci sono stati anni in cui l'ha odiata, quella città, per l'allergia che ormai aveva sviluppato nel percorrerla con cartelle e plastici ad ogni noioso spostamento per calli e fondamenta... Le pareva solo un baraccone ingolfato da lenti turisti e infestato da piccioni malaticci, in preda al perenne agguato dell'acqua alta o della ricorrente orgia carnevalesca.
Ora invece ha bisogno di tornarci anche se solo per qualche ora, e girarsela in tondo, per lavoro, per artistico piacere o pure senza alcuna meta, ma con il solo scopo almeno di stancar le gambe e smarrire ogni pensiero.
Con il vento e il freddo è stato piacevole scoprire un'alternativa al solito bacaro: un posticino colorato ed accogliente dove a pasto servono semplici piatti vegetariani e vegan, con un'impronta dichiaratamente toscana, in incantevoli ciotole di porcellana giapponese.
Non è un vero e proprio ristorantino, ma piuttosto anche una tearoom in cui si potrebbe tornare volentieri per due ciàcole con un'amica, davanti ad una fetta di dolce (non macrobiotico) e una tazza di buon tè.
Assaggiamo ribollita*, zuppa di ceci, lenticchie col curry, schiacciatine ancora calde, attorniati da dipinti di animali colorati.
Ci sono stati anni in cui l'ha odiata, quella città, per l'allergia che ormai aveva sviluppato nel percorrerla con cartelle e plastici ad ogni noioso spostamento per calli e fondamenta... Le pareva solo un baraccone ingolfato da lenti turisti e infestato da piccioni malaticci, in preda al perenne agguato dell'acqua alta o della ricorrente orgia carnevalesca.
Ora invece ha bisogno di tornarci anche se solo per qualche ora, e girarsela in tondo, per lavoro, per artistico piacere o pure senza alcuna meta, ma con il solo scopo almeno di stancar le gambe e smarrire ogni pensiero.
Con il vento e il freddo è stato piacevole scoprire un'alternativa al solito bacaro: un posticino colorato ed accogliente dove a pasto servono semplici piatti vegetariani e vegan, con un'impronta dichiaratamente toscana, in incantevoli ciotole di porcellana giapponese.
Non è un vero e proprio ristorantino, ma piuttosto anche una tearoom in cui si potrebbe tornare volentieri per due ciàcole con un'amica, davanti ad una fetta di dolce (non macrobiotico) e una tazza di buon tè.
Assaggiamo ribollita*, zuppa di ceci, lenticchie col curry, schiacciatine ancora calde, attorniati da dipinti di animali colorati.
Caffè Orientale
Sestiere S. Croce, 888 Venezia
041.5201789
(leggi anche la nota in fondo al post)
Ora possiamo proprio riprendere, ben riscaldati, il nostro peregrinar tra le barene...
Facciamo sosta poi in una delle librerie del cuore che so ben fornita in proposito ed acquisto per Giacomo un articolo della Djeco.
Conoscete questa casa francese di giochi per bambini? Io ne sono innamorata.
[ no, purtroppo come per nessun'altra citazione, neppure Djeco mi paga per questo post, accidenti, neppure con uno sticker! :-)) ]
Simpatici, intelligenti ed allegri, si suddividono per fasce d'età o sesso, e sono studiati con grande estro da creativi ed illustratori d'ingegno.
Adesivi, giostrine, puzzles, cubi, disegni da colorare, giochi in legno, ecc...
Noi in questo periodo però siamo innamorati delle carte da gioco che sono particolarmente pratiche da tenere in borsa ed utilizzare in tutti i momenti in cui le attese si fanno noiose per i bambini (pizzeria, treno, sale d'attesa, ecc.). Non costano molto e, soprattutto quelle della fascia 5-99 anni, possono essere utilizzate a vita, in un gioco misto tra grandi e piccini!
Ve ne sono alcune per allenare la memoria, altre ancora di gioco di velocità, strategia o di imitazione.
Oggi abbiamo acquistato queste, "Gorilla", (le quarte, ormai) e la curiosità è stata tale che ci siamo messi subito a giocare nel primo campo in cui abbiamo trovato una panchina libera.
- Cobrizo rapita da King Kong ?! :-)) -
La partita si è fatta subito avvincente che neppure una foto ho fatto! Peccato... ma rimedio qui:
* Se volete guardarvi un bel filmato su come va fatta la ribollita, dall'orto al piatto, andate qui:
P.S.: Qualcuno sorriderà, lo so, leggendo il titolo di questo post, ma cade giusto anche in relazione ad una cosa che ho letto qualche giorno fa, a proposito di quale fosse la parlata italiana considerata più sensuale.
Senza dubbio, per i più, pare il toscano.
I toscani però intervistati riportavano seducente il veneto.
Ahahahah!
(Il locale di cui sopra è stato chiuso. Al suo posto ora c'è una trattoria di pesce di cui ho sentito ben parlare, ma che ancora non ho provato)
Sul fatto che il veneto sia seducente ho i miei dubbi ;) parliamo, che sembra abbiamo sempre una patata in bocca :D
RispondiEliminaIo sono una di quelle che ama il toscano...
Bello questo post, mi hai fatto voglia di fare un giro a Venezia!!! Ma non è che condivideresti anche il nome di questo localino? Come m'ispira...
(Hai ragione, bellissimi i giochi della Djeco)
Anch'io ho i miei dubbi in proposito ma la cosa mi faceva molto ridere...
EliminaIl nome del localino è
Caffè Orientale
Sestiere Santa Croce, 888 Venezia
041 5201789
Se non sei pratica di Venezia, dalla stazione ferroviaria fai il ponte degli Scalzi e prosegui per Rialto. Al primo ponte però giri subito a dx e lo trovi in Fondamenta Rio Marin.
Grazie! ;)
EliminaAnch'io ogni tanto ho bisogno di fare un giro per Venezia , solitamente senza una meta precisa, e proprio questo gironzolare senza meta a volte mi porta a scoprire degli angoli incantevoli.
RispondiEliminaCome te dopo aver lavorato per qualche anno a Venezia non ne potevo più di turisti e vaporetti strapieni, ma poi passato il periodo di disintossicazione adesso sento la necessità di tornarci e di perdermi nelle calli.
Saluti Dorella
com'è dolce perdersi in quel labirinto, vero? ciao Dorella
EliminaCara Robi, i tuoi post sono sempre così...leggeri ma allo stesso tempo così interessanti...come fai? PS: voto toscano!!
RispondiEliminaSarà la stanchezza che a fine giornata ti obbliga a sfrondare? :-DD
EliminaAnch'io preferisco il toscano, però Venezia batte Firenze (dintorni a parte), no?
Interessante questo posticino! Sembra così pittoresco e fuori dai classici bacàri che alla prossima passeggiata non me lo farò scappare!
RispondiEliminaBuon week end!
Sissa
Grazie. Anche a te, Sissa, buon relax.
EliminaHhihiih quello che ho scritto io su FB qualche giorno fa!Io trovo + sexy il toscano, tutta la vita!
RispondiEliminaVoglio tornare anch'io a Venezia e..ti chiederò l'indirizzo di questo posticino delizioso!!!
Bello tutto come sempre, brava!
Bacione e buon fine settimana!
Ecco io leggo qua e là e poi scordo le fonti! :-)) brava Saretta che me lo hai ricordato.
EliminaAnch'io sinceramente, da veneta, trovo più bello il toscano, però ti assicuro che conosco qualche raro toscano che apprezza il veneto!
L'indirizzo lo puoi leggere poco sopra il tuo commento.
essendo toscana non posso che concordare sulla profonda sensualità della parlata toscana... ma soltanto per i non toscani!!! fra noi ci si fa solo ridere! ('un sarà mica sensuale la parlata di quel signore in tunica nera della ribollita???) poi siccome vivo in veneto ormai da quasi metà della mia vita, brindo idealmente agli incontri felici tosco-veneti, e pure al tocco di francese, che non fa mai male... (intanto perché ho scoperto un bellissimo sito di giochi da consigliare a tutti gli amici genitori e dove comprare a mia volta).
RispondiEliminamerci
simona
i matrimoni misti mi garbano assai! :-))
EliminaQuesta versione di Venezia ci piace tantissimo! Bello scoprire le piccole realtà "alternative" che si nascondono in ogni città. Grazie dei suggerimenti!
RispondiEliminasono certa che questo posticino piacerebbe alla rossa e al suo cavaliere! ;-)
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