Cobrizo dunque doveva disegnarli. Eh, mica facile...
Ceci...
Ceci...
mumble mumble
...
Non sai ancora cosa sia Salutiamoci?
Allora sì, ti metto in ginocchio sui ceci, in punizione! :-)
Non sono crepes, non son panelle, non son pancakes, nè frittelle.
Allora come chiamo questa robina qua?
Quel che conta comunque è ancora una volta l'idea che vi propongo, cioè quella di utilizzare i ceci già bell'e cotti, anzichè la farina di ceci, che si impiega invece in tutte le ricette menzionate sopra.
Un avanzo di legumi già cotti troverà dunque un impiego molto appetitoso per un antipasto o un primo piatto semplice ma gustosissimo.
230 gr di ceci già cotti (oppure preferibilmente bio, in vasetto di vetro)
250 gr d' acqua o q.b.
un cucchiaio di farina di mais integrale macinata grossolana
50 gr di farina semiintegrale (la mia di frumento)
un pizzico di bicarbonato
2 cucchiai d'olio di oliva e.v.o.
aglio (un quarto di spicchio)
sale q.b.
pistacchio tritati
spezie a piacere
per il ripieno io ho scelto delle bietine fresche (bieta da taglio) passate direttamente in padella con olio, aglio e acciughe (queste ultime facoltative per una versione vegan).
Frullare finemente i ceci con l'acqua, l'aglio e l'olio. Aggiungere le farine, il sale, il bicarbonato ed aggiustare di sale.
La pastella dovrà risultare decisamente fluida come quella per le crepes.
Scaldare una piastra antiaderente o di ghisa. Oliarla leggermente.
Versare la pastella e cuocere ambo le parti, come normali crepes o pankes finchè diventeranno croccantine.
Io ho provato sia a farle grandi, e poi tagliarle con un coppapasta, sia a versare direttamente la pastella nel coppapasta posizionato sulla piastra, così potesse contenere ed arginare il liquido.
Potrete dunque arrotolarle come piadine, ripiegarle a metà oppure comporle come ho fatto io a torretta con un ripieno di bietine o con quel che più vi garba.
Buone tiepide o fredde.
Un'altra idea cobrizolosa coi ceci?
Vi ricordo che se volete aiutarci in questo gioco, potete portare i vostri ceci, in tutte le salse, qui da Katia di Pappa&Cicci.
che meraviglia! Sia il disegno sia le cresp...pane...pan... vabbé, quei cosi li, bellissima idea :)
RispondiEliminavabbè, se non son cecì... son céci! :-)) grazie!
EliminaMa questa ricetta è fantastica! La foto fa venire un grande appetito! Me la segno subito...
RispondiEliminadai, provaci. è la classica cosa per cui non servono neppure le dosi ;-)
EliminaMi scordo sempre di partecipare...spero che sia volta buona che riesca a ricordare...cri
RispondiEliminaSu, su, Cristiana! Non ci sono scuse!!! Ti aspettiamo.
EliminaChe ricetta stupenda! E davvero, non si tratta di una punizione ;-)
RispondiEliminaGrazie!
EliminaNo, anche per me è stata sinceramente una piacevole scoperta. ;-)
che idea quella dei ceci già cotti... soffriamo sui ceci? noooo
RispondiEliminaL'unica sofferenza è non poterli mangiare, casomai, i ceci... ma questa è un'altra storia!
EliminaChe piattino invitante: è una meraviglia, i colori poi li trovo stupendi...naturalemte anche il disegno!
RispondiEliminaBaci. Franca
Grazie Franca!
EliminaSai, anche Giacomo mi ha aiutato a cuocerle e poi a "montare" le torrette. Provaci con Bea!
Un bacio a tutti.
Il disegno è davvero splendido e la ricetta golosa ...sei un genio dolce
RispondiEliminae tu una gallinella molto cara! :-)
EliminaUna bella ricetta, davvero, complimenti.
RispondiEliminaPer questo mese di 'salutiamoci' davvero non ho scuse...adoro i ceci!
chissà che non riesca a postare qualcosa in tempo....
Roberta
grazie.
Eliminadai, Robi, adesso che la peste è passata, mettiti al lavoro! ;-)
me lo spieghi tu come faccio a conservare ed archiviare tutte queste idee e queste opere d'arte di cibo vibrante, se non mi fai un libro ???
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