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lunedì 23 gennaio 2017

Sii dolce con me. Sii gentile.



Sii dolce con me. Sii gentile.

E’ breve il tempo che resta. Poi

saremo scie luminosissime

E quanta nostalgia avremo

dell’umano. Come ora ne

abbiamo dell’infinità.
Ma non avremo le mani. Non potremo

fare carezze con le mani.

E nemmeno guance da sfiorare

leggere.

Una nostalgia d’imperfetto

ci gonfierà i fotoni lucenti.

Sii dolce con me.

Maneggiami con cura.

Abbi la cautela dei cristalli

con me e anche con te.

Quello che siamo

è prezioso più dell’opera blindata nei sotterranei

e affettivo e fragile. La vita ha bisogno

di un corpo per essere e tu sii dolce

con ogni corpo. Tocca leggermente

leggermente poggia il tuo piede

e abbi cura

di ogni meccanismo di volo

di ogni guizzo e volteggio

e maturazione e radice

e scorrere d’acqua e scatto

e becchettio e schiudersi o

svanire di foglie

fino al fenomeno

della fioritura,

fino al pezzo di carne sulla tavola

che è corpo mangiabile

per il mio ardore d’essere qui.

Ringraziamo. Ogni tanto.

Sia placido questo nostro esserci -

questo essere corpi scelti

per l’incastro dei compagni

d’amore. 


Mariangela Gualtieri








I versi letti dalla stessa autrice qui:



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