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giovedì 1 aprile 2010

Pasticci pastello



Non amo i colori pastello, ad essere sincera... ma ci sono delle eccezioni.
Lo sapevate che la parola “pastello” deriva dal tardo latino “pasta”?
Dunque creiamo nuovi impasti, suvvia!

E' primavera (nonostante l'imbiancata di neve sulle vette fresca di questi giorni) ed è ora di depurare ed alleggerire.
L'orzo, secondo la macrobiotica, è il cereale deputato d'eccellenza a questo scopo, nelle sue diverse forme: mondo, decorticato e perlato (da non confondere invece con l'orzo perla, chiamato anche hato mugi che ha chicchi più grandi, tondeggianti ed un poco aperti al centro; l'orzo perla ha un potere terapeutico visto che aiuta a scaricare gli accumuli di grassi animali e a ripulire la pelle e per questo va cotto solitamente mescolato ad una o due parti di riso integrale).
L'energia stagionale albero-legno è legata appunto alla primavera, all'armonia, la disponibilità, la pazienza, la capacità decisionale, ecc.
La stessa regola inoltre la funzionalità del fegato e della vescicola biliare. Ove non vi siano le caratteristiche appena citate, è facile dedurre che i due organi siano appesantiti e in disordine. Se poi il polmone, organo dell'autunno, è in un momento di fragilità, si comprende, (considerato che appunto fegato e polmone vanno a braccetto), come le allergie si scatenino o peggiorino in questo periodo.
E' quindi questo il momento di prediligere le verdure a foglia verde, il sapore acido (limone o acidulato d'umeboshi o aceto di riso) e le cotture leggere (scottare, bollire, a vapore) e di diminuire invece i cibi dal sapore piccante che indebolirebbero ulteriormente il polmone (aglio, peperoncino, curry, zenzero, senape, ecc.)

Io ho utilizzato dell'orzo perlato integrale. Va lavato e cotto (questa volta l'ho lasciato in ammollo un'oretta, ma si può anche evitare) per mezz'ora o q.b.
L'ho saltato in padella con un velo d'olio e colorato con il succo delle barbabietole rosse.
A parte ho saltato brevemente in un cucchiaio d'olio del tofu a cubetti (il mio era al basilico), cavolo cappuccio a listarelle e sedano rapa a dadini.
La verdura dovrà rimanere croccante.
Ho aggiunto dei semi di ajwan, qualche goccia di limone e guarnito con sale nero delle hawaii (assolutamente facoltativo).
Semplicissimo, come sempre.

P.S.: ma semplice significa ovvio? Vi invito, a questo proposito, a leggere qui le riflessioni di Sabrina che condivido.

12 commenti:

  1. Grazie per i tuoi suggerimenti, dove si trova l'orzo hugi e come si usa? teresa

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  2. Mentre ti leggo mi accorgo che gli ingredienti macrobiotici iniziano ad essermi più familiari ;-)
    Mi piace questa ricetta, la proverei oggi stesso. Ho in credenza però l'orzo mondo e le indicazioni sulla confezione dicono: ammollo di 6 ore e cottura di 60 minuti. Concordi?
    Da cosa dipendono le differenti modalità di preparazione tra un tipo di orzo e l'altro?
    Un abbraccio. La foto ha una bella armonia di colori.

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  3. la semplicità non è ovvia e non è facile (paradossalmente), implica ricerca buona disposizione d'animo un tempo lento e pensieri d'armonia, non è poco visti il codice di frenesia applicato a questi nostri tempi ma perseguirla si può! e soprattutto fa bene!
    il tuo piatto robertina è curato appetibile e sincero,
    già la semplicità è pure sincera!

    ps: il discorso macrobiotico ha la bellezza dell'ampliamento di visione, dell'analogia -che è poesia tout-court!, della forza terapica dell'automedicazione o autoguarigione che dir si voglia, della conoscenza di sé mai sufficiente e della similitudine con la natura, con i colori, quanto mi colpì ad esempio che il giallo nutre la milza!

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  4. Tesoro ma che bella ricetta da sperimentare.. ho tutto l'occorrente però mi manca solo il tofu... ma quello presto arriva, mi sto addentrando nei wuster di soia... :) baciotti ti adoro sempre di più

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  5. Teresa: se lo trovi (nei negozi di alimenti naturali bio e macrobiotici), più frequentemente è denominato come "orzo perla". non è però da confondersi con l'orzo perlato, da cui si differenzia per aspetto e gusto.
    qui puoi vedere com'è: http://img.alibaba.com/photo/234956827/Organic_Pearl_Barley_Kernel.jpg

    Pasticciona: perchè non provare a sostituire nella stessa ricetta il tofu con un'altra proteina vegetale? ceci, azuki, lenticchie, ecc... ancora più sani dei lavorati di soia.

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  6. ottimoooooooooo... sono curiosissima, non ho mai visto/sentito l'orzo hugi. Vado a googlare.

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  7. L'orzo hato mugi è solo per usi terapeutici specifici ed è preferibile "tagliarlo", in cottura, con riso integrale.
    Una sua versione interessante è anche con il riso jasmine (1:1), cotto con cipollotti e aglio, nel doppio di acqua leggermente salata, per 45 min.

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  8. ecco..e io che compro l'orzo e mi accorgo che è scaduto e mi tocca fare kilometri per trovare un orzo che non sia perlato ( quindi raffinatissimo )?? Spero di trovarlo sabato da Naturasi!!

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  9. Acilia: concordo sì, mi spiace, ma per pranzo avrai cambiato programma, immagino.
    è una questione di varietà diverse, grandezza del chicco e diverso grado di rivestimento dello stesso, più o meno raffinato.
    non ci sono in fondo tempi di cottura diversi anche per la pasta, per formato e qualità del grano?

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  10. Pap: quante belle cose hai visto in un piatto d'orzo. ;-) grazie!

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  11. Ciao io sono Doriana, ci siamo sentie per mail a proposito di un paio di orecchini. Mi piace la tua ricetta ed il fatto che parli delle virtù depurative dell' orzo; ho aperto da poco un blog nel quale parlo del mio lavoro (coltivo piante officinali), delle mie ricette e di altre cose ed ho dedicato un post proprio alla depurazione con l' uso delle piante. L' indirizzo è: castellaronedeisemplici.blogspot.com Un saluto

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  12. ciao Doriana.
    piacere ritrovarti qui.
    grazie della segnalazione. faccio un salto a vedere...

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