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sabato 15 ottobre 2011

Cac-opìa




"Cacopia", cacologia... no, non alzare il sopracciglio: non sono parolacce.

In questo momento il caco mi rappresenta molto. Non è solo una questione di stagionalità.
Forse proprio per questa sua peculiarità: nella simbologia del regno vegetale esso ha il significato particolare di insegnare a non credere alle apparenze. Nessun frutto infatti è così sgradito quando è acerbo, ed invece così dolce quando è maturo.
Richiede pazienza e saggezza nel non farsi incantare dalla mera bellezza delle sue forme e del suo colore.
Questa sfera creduta divina in Cina e in Giappone è il frutto di una pianta considerata ancora oggi l'albero delle sette virtù: la prima è la sua lunga vita, la seconda la sua ombra maestosa, la terza la mancanza di nidi tra i rami, la quarta l'assenza di tarli nel suo legno, la quinta la possibilita' di giocare con le sue foglie indurite dal gelo, la sesta la qualità delle foglie da cui si ricava un bel fuoco e l'ultima, infine, la possibilita' di usare le foglie come concime per la terra.

Io mi limito a giocare mediocremente con la macchina fotografica e la luce, in un sabato mattina silenzioso e tranquillo. Cac-opìa in cui, pur forzando spiacevoli aggregati di immagini, lui, risulta sempre seducente.
Ricerco nelle parole locuzioni viziose contrastanti la normale logica del ragionamento. Cacologia.
Preparo un leggero dessert...

Continuo ad aspirare alla morbidezza e alla dolce fiducia che mi è richiesta in questo periodo, ma non mi viene facile...
Vorrei poter riposare tra le mele profumate, proprio come si fa con i cachi per facilitarne la maturazione.



p.s.: a proposito di cachi, qualche anno fa, facevo questo


7 commenti:

  1. Che bello!!! Non conoscevo tutte queste virtù del caco!!
    Splendido frutto!!

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  2. bello l'approfondimento sul caco. che si comporta in parte come il kiwi. e tanti ne vedo attorno a casa. mai avevo fatto il tuo ragionamento. adesso ti abbraccio di più

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  3. Mi é stato detto che non si dice caco ma cachi anche al singolare. Sarà vero?
    Un saluto. Luisa

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  4. ciao Graz!

    Silvia: prendo e mi intasco quel di più... ;-)

    Luisa: credo che Kaki sia la pianta. il frutto più comunemente caco o kaki, o anche diospero o diospiro. così almeno wiki racconta.
    comunque, a proposito di discorsi sulle apparenze, la sostanza non cambia, no? :-) ciao

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  5. Questi frutti sono una delle poche cose che amo della stagione fredda...Gli alberi cSpogli con le palline arancioni, sono un faro nella nebbia, una macchia di colore e calore nel grigio...
    Grazie per averci arrichhito con queste informazioni, mi sa che tanti di noi avrebbero bisogno di coccole e leggerezza in questo periodo, vero?Un abbraccio

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  6. ...e così anche il caco è uno dei tuoi frutti preferiti?! Questa omonimia è sempre più sospetta :-)
    Ciao, Roberta

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  7. sei nello spirito giusto giocare con la macchina fotografica, a me piaccioni i cachi quelli chiamati vaniglia un po più duri, mi sembra che sia uno dei pochi frutti che fa ancora stagione autunnale e che non troviamo tutto l'anno

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