Sono indietro su tutti i fronti.
Ci sono illustrazioni, post, bijoux e altri lavori che aspettano, con accumulato ritardo...
Io corro tra un corso pomeridiano e l'altro, con un libro in borsa e ritrovo, attraverso le pagine, amici belli che mi commuovono nel racconto del loro dolore, ma rinfrancati dalla saggezza che la maturità fortunatamente ci regala, anche se a prezzo di qualche magagna...
... Ma i grop i vien al pèten, l'è destin.
e dal vestito liss e inamidà,
sponta fora doi man da contadin
che me tradiss, beata verità...
Abbraccio e poi sento al telefono pezzi di vita che mi fanno vibrare, piangere e ridere insieme.
Poi le mie mani tornano ad impastare la pioggia.
Non è una farinata, nè assomiglia a questa pur utilizzando le cipolle.
470 gr ca di ceci già lessati (evvabbè, per chi vuole anche in barattolo, ma almeno di vetro)
3 patate (ca 330 gr)
200 gr di latte di soia
60 gr di farina di riso
1 cucchiaino di curcuma
2+2 cucchiai di olio d'oliva e.v.
cinque cipolle rosse di tropea non troppo grandi
2 cucchiai di shoyu (salsa di soia più leggera del tamari)
1 cucchiaio di mirin (facoltativo, si può sostituire con una puntina di malto, invece di zucchero o miele, ché questi ultimi due non son concessi per partecipare al progetto di Salutiamoci)
2 cucchiai di acqua
un po' di peperoncino o qualche goccia di tabasco
due rametti di rosmarino
farina di mais integrale
sale q.b.
Scaldare 2 cucchiai d'olio in una teglia antiaderente ed appassirvi le cipolle a spicchi sottili, insieme al rosmarino tritato.
Quando saranno morbide e quasi cotte del tutto, alzate la fiamma e versateci sopra lo shoyu mescolato con il mirin, il peperoncino e l'acqua. Spegnere il fuoco e lasciar raffreddare.
A parte cuocere a vapore le patate (io a fette e in pentola a pressione per ridurre i tempi di cottura). Una volta raffreddate un poco, tritarle finemente con i ceci, il latte, un cucchiaio di olio, la curcuma e sale q.b. fino a farlo diventare un purè senza grumi.
Unire per ultimo la farina.
Ungere bene una teglia rotonda grande e cospargela di farina di mais.
Versare il purè e livellarlo.
Adagiarvi le cipolle a raggiera, premendovele un poco.
Nella pentola in cui vi erano le cipolle, aggiungere ancora un cucchiaio d'olio ed uno di shoyu, mescolando e asportando le parti precedenti caramellate del fondo di cottura. Versare questo condimento sulla torta e cospargere con un po' di farina di mais e ancora qualche ago di rosmarino.
Cuocere a 200° per 20 minuti (o anche meno a seconda del vostro forno: occhio a non seccarla!), quindi grigliare un po' affinchè la farina gialla faccia una crosticina croccante... e ruvida.
La torta rimarrà piacevolmente morbida e cremosa all'interno. ;-)
é sempre un 'emozione leggerti! grazie Roberta
RispondiEliminaè bellissima ;)
RispondiEliminaimpastare le lacrime magari fa un po' male, ma poi forse per magia forse per amore diventano doni essenziali...come questa torta...perchè a volte la ruvidezza fa bene, se nasconde il morbido
RispondiEliminaun abbraccio
Ciao Roberta!
RispondiEliminaChe bella questa torta morbida! Ci sono ingredienti che io adoro, i ceci, la farina di riso, la curcuma , le cipolle...altri che non conosco e ancora non utilizzo ma che mi incuriosiscono da morire.
Domani si va al bio alla ricerca shoyu e mirin, ma quante cose sto imparando???
Un bacio e buon inizio settimana!
Roberta
Io, ad esempio, la farina di riso l'ho sempre e solo utilizzata per ricette dolci (torte con lo yogurt in particolare), questa è una buona occasione per ampliare gli orizzonti!
Eliminala ruvidezza regola l'attrito che ci fa stare in piedi, grazie!
RispondiEliminavero. :-) grazie a te.
EliminaE quando le mani tornano ad impastare creano meraviglie come queste!!!!
RispondiEliminaRicetta stupendissima e da segnare per provarla!
Fantastica!!!!
La provo presto prestissimo!!!
Troppo buona!!!
RispondiEliminache belle le tue parole ... poche ma ricche ed evocative. Mi trovano in sintonia.
RispondiEliminaNon capisco il tuo dialetto di dove sei ? Un saluto affettuoso anche se non ci conosciamo...
Maria
grazie Maria.
Eliminaio sono bellunese come l'autore di quei versi (vedi il link al libro), figlio a sua volta di un poeta dialettale.
"... Ma i nodi vengono al pettine, è destino
e dal vestito stirato ed inamidato
spuntano fuori due man da contadino
che mi tradiscono, beata verità... "
Ah che buona! Anche io ho fatto una roba simile....cioè..l'idea era simile, ma non era così buona. Veramente un ottimo modo di trasformare i legumi. Bella, te la copierò di sicuro :)
RispondiEliminaChe poesia bellissima, tu sai sempre regalarmi intense emozioni!
RispondiEliminaGrazie Roberta.
Un abbraccio Dorella
gnam! è proprio sfiziosa questa torta, complimenti!
RispondiEliminaGrazie Roberta, come al solito regali perle.....anch'io asciugo le mie lacrime al calduccio dei miei fornelli e con le mani sempre in pasta.
RispondiEliminaBaci Franca
scusa ma dov'eri fino ad adesso???
RispondiEliminail tuo blog mi era scappatto.. (dai sono io che dormo!!!) fantastico!! e fantastica questa ricetta!!
benvenuta Cinzia. grazie.
EliminaUna ricetta che fa emozionare...
RispondiEliminaIl sapore della torta ricorda vagamente i felafel di ceci???
No, A., l'unico sapore in comune è quello dei ceci.
EliminaSe ti piace però potresti aromatizzare la "torta" invece con cumino e coriandolo, richiamando gli aromi dei falafel.
Ecco, io non amo i ceci e sono sempre alla ricerca di nuove ricette per usarli (voglio che mi piacciano!!). Grazie per questa, la proverò di sicuro! :)
RispondiEliminaIl bello delle tue ricette è che stupiscono SEMPRE. Non si può non scorrere i post del tuo blog senza essere incuriositi e colpiti dalla tua creatività e dei mille spunti che sai sempre darci. Grazie :-)!
RispondiEliminaBuonasera Roberta, sono Alexia, la figlia di Verusckha! Innanzitutto volevo complimentarmi per il sito originale e alternativo che ha creato e poi volevo dare una mia versione che ho provato a causa del fatto che non c'erano più ceci a casa mia. Al posto di questi ho usato un quarto di zucca nostrana lessata al vapore (qualità delica, buonissima!)e, rispetto alla versione con i ceci, buona anch'essa, mi è sembrata più leggera e delicata. Grazie e sicuramente proverò altre sue ricette! ;)
RispondiEliminaAlexia, benvenuta :-) ma che bell'idea, grazie! ci proverò.
EliminaSaluti a te e alla mamma.
ma che meraviglia!!
RispondiEliminaciao