Nuovi spunti letterari aprono sempre in me nuove porte figurative...
Mi è toccato questo volto strano, triangolare,
questo pan di zucchero o questa
polena degna di navi corsare
e capelli lunghi, lunari, sulla cresta.
Mi è toccato portare in giro un aggressivo contorno
errabondo da mane a sera che spesso
squarcia la retina di chi mi sta dintorno
quando proietto alla parete il mio incongruo essere.
A chi appartengo? Mi rinnegano antenati e genitori
Temporaneamente alleate mi rinnegano le razze,
i bianchi, i gialli, i rossi e i neri.
Neppure la specie mi riconosce tutta d’un pezzo.
E solo quando grido perché sbatto
e solo quando il freddo si promana
e solo quando il tempo di peccato m'imbratta
- mi chiamano bella. Mi riconoscono umana.
Nina Cassian
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