mercoledì 21 settembre 2011

Completamente cipolla fino alla cipollità.






La cipolla è un'altra cosa.

Interiora non ne ha.
Completamente cipolla 
fino alla cipollità.

Cipolluta di fuori,
cipollosa fino al cuore,

potrebbe guardarsi dentro
senza provare timore.



In noi ignoto e selve
di pelle appena coperti,

interni d'inferno,
violenta anatomia,

ma nella cipolla - cipolla,

non visceri ritorti.

Lei più e più volte nuda,

fin nel fondo e così via.



Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.

Nell'una ecco sta l'altra,

nella maggiore la minore,

nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.

Una centripeta fuga.
Un'eco in coro composta.



La cipolla, d'accordo:
il più bel ventre del mondo.

A propria lode di aureole
da sé si avvolge in tondo.

In noi - grasso, nervi, vene,

muchi e secrezioni.

E a noi resta negata
l'idiozia della perfezione.

(Wislawa Szymborska)



7 cipolle rosse di tropea
due cucchiaini da tè colmi di miso (per chi non lo conosce, vedere qui)
2 cucchiai d'olio extra vergine d'oliva
4-5 cucchiai d'acqua
2 cucchiai di mirin (cos'è qui, ma direi che potrebbe essere sostituito con un cucchiaino di malto sciolto in 2 cucchiai di vin bianco)
una decina di gocce di worcester sauce, (vedere qui ); usare invece tamarindo, aceto e malto per un'alternativa (consigliata per Salutiamoci) anche vegan rispetto alle acciughe contenute nella Worcestershire sauce
qualche goccia di tabasco o un pizzico di peperoncino
timo (o lavanda o anice stellato, a scelta)
sale (il mio, rosso delle hawai)

Sbucciare le cipolle e tagliarne alle estremità una piccola calottina per far sì che possano poggiare bene, quindi tagliarle ciascuna a metà. (ovviamente non gettate la parte tagliata che potrà essere utilizzata per un qualsiasi soffritto!)
Sulla superficie maggiore di ogni mezza cipolla, praticare un'incisione a croce, evitando di arrivare però troppo in profondità.
In una ciotola, emulsionare olio, miso, worcester sauce, mirin, acqua e l'eventuale tabasco o peperoncino.
Disporre le cipolle, con la superficie tagliata a croce rivolta verso l'alto, in una teglia unta che le raccolga ben strette (si ritireranno in cottura).
Ricoprire la superficie tagliata delle cipolle con la salsa ottenuta.
Spolverizzare col timo e qualche granello di sale (rosso).
Cuocere in forno a 180° per un'ora o q.b.
A metà cottura, se si seccassero troppo, coprire eventualmente con alluminio, che verrà nuovamente tolto poco prima della fine per gratinarle un poco.

Buone come antipasto o contorno.
Se dovessero avanzare, ottime l'indomani per condire una pasta, a pezzetti, o per riempire una torta salata o ancora, frullate, per accompagnare cereali, legumi, (carne o formaggio, de gustibus),...


10 commenti:

  1. mamma mia che bontà...
    ma si può aver fame alle 9:11 di mattina??

    È tutta colpa tua!

    Io segno tutto.

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  2. Semplicemente superbe! Appena torno dall'esilio inglese le provo!

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  3. allora fatemi sapere, se ci provate. secondo me ammettono le varianti più fantasiose.

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  4. Ma che bellissime foto che vedo!
    Sulla ricetta non mi esprimo, perché non conosco le cipolle :-(
    Mio padre non le può vedere, e non le ha mai portate a casa, essendo lui il fornitore ufficiale di verdura e frutta...così io, sono cresciuta senza conoscerne il gusto. Però mi fido di ciò che vedo, ed allora dico che sono buonissime :-)
    Molto originale il sottotitolo del tuo blog, e grazie per il commento ai disegni di mia figlia :-)
    Buon we, ciaooo
    e°*°

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  5. Adoro questa poesia...tempo fa l'avevo pubblicata anche io (http://trattoriadamartina.blogspot.com/2010/07/adoro-la-cipolla.html) perchè per me è semplicemente stupenda.: grazie per avermela fatta tornare di nuovo in mente...

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