Tutto ciò che è alternativo desta la mia curiosità.
Non sempre la soddisfa, per carità, soprattutto quando è fine a sè stesso, ma, tempo permettendo, mi ripropongo sempre di tentare di documentarmi e cercare di tenere la mente aperta e libera da pregiudizi.
Conoscevo qualcosa di Rudolf Steiner, ma non mi avventuro certo a parlarne qui, visto la complessità dell'argomento e rimando chi fosse interessato alla lettura dei suoi testi.
Quello che vorrei però condividere con voi è la scoperta di questo libro, per mano di un'amica, che me lo ha prestato.
Non sempre la soddisfa, per carità, soprattutto quando è fine a sè stesso, ma, tempo permettendo, mi ripropongo sempre di tentare di documentarmi e cercare di tenere la mente aperta e libera da pregiudizi.
Conoscevo qualcosa di Rudolf Steiner, ma non mi avventuro certo a parlarne qui, visto la complessità dell'argomento e rimando chi fosse interessato alla lettura dei suoi testi.
Quello che vorrei però condividere con voi è la scoperta di questo libro, per mano di un'amica, che me lo ha prestato.
La medicina antroposofica è una medicina alternativa che è nata e si è diffusa in Germania e in Svizzera, dopo la fine della 1^ guerra mondiale per merito del filosofo austriaco Steiner e di una dottoressa olandese, Ita Wegman.
(E' la Wegman nel 1922 a costiture per esempio una "fabbrica farmaceutica", che diventerà l'odierna Weleda SA, conosciuta ed apprezzata sicuramente da chi ama i prodotti naturali)
Secondo le loro teorie, l'essere umano è costituito da quattro parti: una corporea, il corpo fisico, e tre di natura immateriale che sono il corpo eterico (le forze che danno forma alla vita), il corpo astrale (i sentimenti) e il corpo egotico (lo spirito).
Solo l'armonia fra questi diverse parti garantisce l'equilibio e la salute. La malattia invece è sempre una rottura di questo equilibrio, sul piano psichico dunque, oltre che fisico.
So che qualcuno potrebbe obiettare che dunque rientra nell'area delle pseudoscienze, dal momento che non si fonda sul metodo sperimentale, base della scienza moderna, ma per me non è un motivo sufficentemente valido per non riconoscerne la validità, credendo già ad esempio nell'efficacia dell'omeopatia.
Aggiungo solo che attualmente la medicina antroposofica è diffusa in 67 paesi del mondo e viene praticata in ambulatori, centri terapeutici, cliniche ed ospedali, anche a carattere universitario. In alcuni stati è integrata nel sistema sanitario pubblico e le prestazioni sono rimborsate dalle assicurazioni private.
L'autore, Sergio Maria Francardo, è un medico non a caso autore anche di numerosi articoli e conferenze sull'importanza della qualità alimentare, l'alimentazione macrobiotica (vedi ad es. qui), la diffusione di un'agricoltura e di un'industria della trasformazione dei cibi orientata a difendere la salute per la prevenzione delle malattie.
Egli sostiene che l'antroposofia non è una dottrina, ma una via di conoscenza, perchè è giusto che assuma un carattere diverso a seconda dell'ambiente culturale che la accoglie e a seconda della personalità che le si accosta.
Con un linguaggio piano e comprensibile, cerca di illustrare il significato più profondo della malattia, al di là della necessità dell'aiuto momentaneo per alleviare la sofferenza, analizzando a fondo la biografia individuale del paziente. In una seconda sezione del libro, illustra infine i vari rimedi secondo esempi clinici reali e frequenti come la tosse, il mal d'orecchio, di schiena, di testa, allergie, eczemi, dermatiti, cistiti, stitichezza, disturbi del sonno, ecc.
I farmaci tradizionali vengono limitati alla reale necessità. Quelli ritenuti dannosi alla salute sono impiegati solo in casi eccezionali ed indispensabili. C'è invece una saggia tendenza a preferire sostanze naturali (tratte per lo più da minerali, piante e talvolta anche da organi di animali) nella preparazione dei medicamenti, tutti confezionati in speciali laboratori e commercializzati nelle normali farmacie.
Ciò che è significativo è dunque questa concezione di alleanza terapeutica tra medico e paziente, in cui la medicina non è vissuta solo come insieme astratto di dati scientifici o statistici, ma come storia umana e personale di cui sia medico che paziente devono essere consapevoli.
Non vi dico di più! ;-) Leggetevi il libro, se vi ho incuriosito, o per ulteriori informazioni sulla medicina antroposofica andate qui
(E' la Wegman nel 1922 a costiture per esempio una "fabbrica farmaceutica", che diventerà l'odierna Weleda SA, conosciuta ed apprezzata sicuramente da chi ama i prodotti naturali)
Secondo le loro teorie, l'essere umano è costituito da quattro parti: una corporea, il corpo fisico, e tre di natura immateriale che sono il corpo eterico (le forze che danno forma alla vita), il corpo astrale (i sentimenti) e il corpo egotico (lo spirito).
Solo l'armonia fra questi diverse parti garantisce l'equilibio e la salute. La malattia invece è sempre una rottura di questo equilibrio, sul piano psichico dunque, oltre che fisico.
So che qualcuno potrebbe obiettare che dunque rientra nell'area delle pseudoscienze, dal momento che non si fonda sul metodo sperimentale, base della scienza moderna, ma per me non è un motivo sufficentemente valido per non riconoscerne la validità, credendo già ad esempio nell'efficacia dell'omeopatia.
Aggiungo solo che attualmente la medicina antroposofica è diffusa in 67 paesi del mondo e viene praticata in ambulatori, centri terapeutici, cliniche ed ospedali, anche a carattere universitario. In alcuni stati è integrata nel sistema sanitario pubblico e le prestazioni sono rimborsate dalle assicurazioni private.
L'autore, Sergio Maria Francardo, è un medico non a caso autore anche di numerosi articoli e conferenze sull'importanza della qualità alimentare, l'alimentazione macrobiotica (vedi ad es. qui), la diffusione di un'agricoltura e di un'industria della trasformazione dei cibi orientata a difendere la salute per la prevenzione delle malattie.
Egli sostiene che l'antroposofia non è una dottrina, ma una via di conoscenza, perchè è giusto che assuma un carattere diverso a seconda dell'ambiente culturale che la accoglie e a seconda della personalità che le si accosta.
Con un linguaggio piano e comprensibile, cerca di illustrare il significato più profondo della malattia, al di là della necessità dell'aiuto momentaneo per alleviare la sofferenza, analizzando a fondo la biografia individuale del paziente. In una seconda sezione del libro, illustra infine i vari rimedi secondo esempi clinici reali e frequenti come la tosse, il mal d'orecchio, di schiena, di testa, allergie, eczemi, dermatiti, cistiti, stitichezza, disturbi del sonno, ecc.
I farmaci tradizionali vengono limitati alla reale necessità. Quelli ritenuti dannosi alla salute sono impiegati solo in casi eccezionali ed indispensabili. C'è invece una saggia tendenza a preferire sostanze naturali (tratte per lo più da minerali, piante e talvolta anche da organi di animali) nella preparazione dei medicamenti, tutti confezionati in speciali laboratori e commercializzati nelle normali farmacie.
Ciò che è significativo è dunque questa concezione di alleanza terapeutica tra medico e paziente, in cui la medicina non è vissuta solo come insieme astratto di dati scientifici o statistici, ma come storia umana e personale di cui sia medico che paziente devono essere consapevoli.
Non vi dico di più! ;-) Leggetevi il libro, se vi ho incuriosito, o per ulteriori informazioni sulla medicina antroposofica andate qui
Bella segnalazione, non conoscevo questo libro di Steiner. Mi piace molto quello che hai detto sulla via della conoscenza.
RispondiEliminaAttenzione, il libro non è di Steiner, ma di Sergio Maria Francardo, anche se certo di scuola steineriana.
RispondiEliminaops...grazie della precisazione
RispondiEliminaio invece l'ho sfogliato diverse volte senza mai comprarlo, anche perchè avevo la Salute del Bambino, che parla si medicina antroposofica per i bambini. Io ho provato anche la medicina antroposofica con Ale, e mi ha sorpreso e interessato tantissimo; poi ho scoperto pure che usano l'omeopatia, ma dal punto di vista antroposofico, che tu ben spieghi.
RispondiEliminaSai che ho trovato un medco antoposofo anche qui a LIma ? ma non ci soo ancora andata, Ale ha avuto finora problemi che sapevo già come affrontare, ma vorrei fare una visita per discutere del suo sviluppo da quel punto di vista, perchè l'ho fatto anche a Roma e per me ognuna delle due visite, è stata una miniera di idee e consigli.
ci sto pensando anch'io, anche se come dicevi tu, fortunatamente con Giacomo non ho motivi urgenti. purtroppo in città non c'è nessuno e l'unico riferimento di cui ho saputo è a Roncegno, presso la casa di Salute Raphael.
RispondiEliminaQualcuno sa segnalare altri indirizzi?
Grazie per aver condiviso con noi questo libro, non lo conoscevo!
RispondiEliminaHai ragione, credo anche io che sia sempre importante mantenere aperte le nostre menti verso nuovi approcci...
RispondiEliminap.s. se passi da me c'è un giochino per te!
L.