lunedì 29 agosto 2011

Tauromachia a fiori

Zeus, padre di tutti gli dei, da sempre risaputo gioviale e libertino, nonchè marito infedele, perse la testa per Europa, splendida principessa fenicia, figlia del re Tiro.
La giovane era intenta a cogliere fiori in un prato quando Zeus decise di mostrarsi a lei.
Per evitare che la fanciulla lo riconoscesse, comparve sotto mentite spoglie, assumendo le sembianze di un toro bianco.



il Toro di Cobrizo # Cobrizo è del Toro.


Si stese ai suoi piedi e con pazienza riuscì a convincerla a salirgli sul dorso, inebriandola col profumo ed i colori dei fiori di campo.












Attraverso le onde del Mediterraneo, allora egli la condusse impavido, sulla sua groppa, sino a Creta.



E una volta lì giunti, su una spiaggia nei pressi di Gortina...

... tra un nescafè e l'altro... ;-)



generarono insieme Minosse, Radamante e Sarpedonte.

Il toro che aveva prestato le sue sembianze a Zeus fu trasformato in costellazione, con sommo piacere di Cobrizo, (che tra l'altro in quest'isola avrebbe pure messo radici se il biancore taurino non fosse incompatibile col solleone), ma gran sventura di coloro che debbono sopportarla sotto quest'infausta congiunzione astrale.
Tiro a segno.


6 commenti:

  1. bella la storia dei fiori...la tua congiunzione astrale mi risulta sia madre di tanti artisti!
    buon inizio settimana

    simonetta

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  2. Ciao cara, ti volevo mandare un salutino!
    Le tue illustrazioni sono meravigliose...
    Fede

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  3. Come ho già avuto modo di dirti, il tuo blog è una gioia per gli occhi e per lo spirito (e per il palato).
    Complimenti sinceri,
    Laura

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  4. Io son l'(O)minotauro, nato a Maggio e morto a Settembre e Marzo, odio Minosse ma amo la Tempera Rossa e i baci sul naso. A me i fiori, forza, e Nettare per tutti, sia vizio e e meraviglia, male al male e nessuno tenti di toccare le mie corna!
    Arianna, dove sei...? Odi le mie risa? Ti dono il giogo del mio amore, ora libero sono, novello Hellboy, segherò le mie corna e ripudierò i miei natali, almeno nelle primavere, le estati e gli autunni, per arrivare impudico e ignudo sotto l'albero.
    Nel frattempo, la libertà attendo sotto vischio.
    E amore sia.
    Con voi, sempre.

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  5. disegno tuo bellissimo,
    anche lo sceneggiato che si riconcilia con la nostra ostinazione di figli dei fiori:-)

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  6. Simo, in effetti è un segno prolifico...

    Fede: grazie. i tuoi esperimenti cromatici non son da meno! ;-)

    Laura: grazie!

    Clà: ominotauro mio caro... beh, ti telefono che faccio prima, ok? ;-)

    Papaverina: tauromachia non a caso... ;-)... son lotte da orbi! :-DD

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