Cobrizo inventa un altro pandolce, vegan, perchè impastato senza uova nè burro e pure macrobiotico, in quanto dolcificato con succo di mele.
E' buono a colazione, servito così ancora appena tiepido, oppure con malto, sciroppo d'acero, miele, sapa, cioccolato fuso o ciò che più preferirete.
La novità per me, oltre all'invenzione della ricetta, è stata quella di cuocerlo stavolta nel coccio.
Mi è piaciuta molto la nuova consistenza e pure l'effetto estetico della bombatura laterale finale, grazie alla foggia del contenitore.
200 gr di farina (la mia di kamut di cui 100 gr bianca e 100 gr integrale)
50 gr di olio di mais o di oliva extravergine dal sapore delicato
150 gr di latte di soia (o di riso)
80 gr di succo di mele concentrato
20 gr di sciroppo d'agave
200 gr di yogurt di soia
2 pere
anice stellato (mezzo cucchiaino o più di polvere, secondo i gusti)
la buccia di 2 limoni non trattati
il succo di mezzo limone
4 cucchiai di maizena
una bustina di cremortartaro
un pizzico di sale
Sbucciare le pere e tagliarne una a tocchetti e l'altra a spicchi sottili. Raccoglierle in una ciotolina e bagnarle col succo di mezzo limone affinchè non anneriscano e metterle da parte.
Riscaldare il forno a 180°.
Stemperare la maizena nel latte di soia freddo. Aggiungere l'olio, lo yogurt, il succo di mele e lo sciroppo d'agave, il pizzico di sale e l'anice stellato e sbattere bene.
A parte mescolare le farine con il cremortartaro e la buccia di limone grattugiata molto finemente e unirla agli ingredienti liquidi.
Unire la pera a pezzetti sgocciolata.
Versare l'impasto in un tegame di coccio ben oliato ed infarinato (o in una comune teglia) disponendovi a raggiera, in superficie, la seconda pera tagliata a spicchi.
Spolverare leggermente con un altro pizzico di anice stellato o vaniglia.
Cuocere per 60 min o q.b., a seconda del vostro forno (per me poi anche altri 5 min a forno spento). Occhio perchè il mio coccio era molto spesso: in uno stampo normale molto probabilmente saranno sufficienti anche solo 30 min!
La novità per me, oltre all'invenzione della ricetta, è stata quella di cuocerlo stavolta nel coccio.
Mi è piaciuta molto la nuova consistenza e pure l'effetto estetico della bombatura laterale finale, grazie alla foggia del contenitore.
200 gr di farina (la mia di kamut di cui 100 gr bianca e 100 gr integrale)
50 gr di olio di mais o di oliva extravergine dal sapore delicato
150 gr di latte di soia (o di riso)
80 gr di succo di mele concentrato
20 gr di sciroppo d'agave
200 gr di yogurt di soia
2 pere
anice stellato (mezzo cucchiaino o più di polvere, secondo i gusti)
la buccia di 2 limoni non trattati
il succo di mezzo limone
4 cucchiai di maizena
una bustina di cremortartaro
un pizzico di sale
Sbucciare le pere e tagliarne una a tocchetti e l'altra a spicchi sottili. Raccoglierle in una ciotolina e bagnarle col succo di mezzo limone affinchè non anneriscano e metterle da parte.
Riscaldare il forno a 180°.
Stemperare la maizena nel latte di soia freddo. Aggiungere l'olio, lo yogurt, il succo di mele e lo sciroppo d'agave, il pizzico di sale e l'anice stellato e sbattere bene.
A parte mescolare le farine con il cremortartaro e la buccia di limone grattugiata molto finemente e unirla agli ingredienti liquidi.
Unire la pera a pezzetti sgocciolata.
Versare l'impasto in un tegame di coccio ben oliato ed infarinato (o in una comune teglia) disponendovi a raggiera, in superficie, la seconda pera tagliata a spicchi.
Spolverare leggermente con un altro pizzico di anice stellato o vaniglia.
Cuocere per 60 min o q.b., a seconda del vostro forno (per me poi anche altri 5 min a forno spento). Occhio perchè il mio coccio era molto spesso: in uno stampo normale molto probabilmente saranno sufficienti anche solo 30 min!
che buona questa torta!!!!! me la stampo :-)
RispondiEliminaps: se al posto dello sciroppo di agave ci metto quello di acero? cosa ne pensi? quello di agave l'ho finito :-(
penso che vada benissimo ugualmente. prova!
EliminaDavvero molto originale... pare quasi di poterne percepire il profumo attraverso lo schermo del pc!
RispondiEliminabuono buono buono, vegano, sano, saporito... mmm, che bontà!
RispondiEliminae comunque, per la colazione, preferisco sempre i pandolci così, semplici e leggeri, senza uova e burro... che bellissima ricetta!
Cara Cobrizo, mi hai fatto venire un'acquolina.....sarei pure capace di accendere il forno stasera!
RispondiEliminaCiao, questo pandolce dev'essere assolutamente da provare! Pere e limone è un duo nuovo, ma così combinato....invitantissimo, ideale per concludere la serata!
RispondiEliminabaci baci
Ciao Roby, ma perchè non organizzi un corso sulla cucina macrobiotica?! Io mi iscrivo al volo! :-) Comolimenti come al solito per le ricette sempre così gentili e rispettose verso il mondo...
RispondiEliminaperchè io non so insegnare! ;-) grazie comunque
EliminaQuesto è proprio per me che amo l'anice stellato, bellissimo!
RispondiEliminatieni presente però che è poco dolce!
EliminaBello, bello, bello. Dolcificato nel migliore dei modi, delicato, panoso. Il top, per i nostri gusti!
RispondiEliminaQuando ammiro le tue "delizie gastronomiche" mi sembra di sentirne addirittura il profumo.
RispondiEliminaBravissima :-)
Ciao Robi!!!
RispondiEliminaQui si va meglio, finalmente! Così posso apprezzare le tue meraviglie gastronomiche e non!!!
Questa, appena riesco, la provo di sicuro.
P.S. All'Ikea compriamo le stesse cose :-)