lunedì 16 agosto 2010

La forma del mio cuore


Qualcuno di voi forse aveva letto questo mio vecchio post qui
Perchè lo cito nuovamente, vi chiederete.
Mi è accaduto di recente di conoscere Stefania, autrice del bel blog PianoB .
La cosa buffa è che Stefania ed io siamo nate nella stessa zona, cresciute tra le stesse montagne, le nostre case d'origine distano 15 minuti di macchina, ma non c'eravamo mai viste nè parlate prima d'ora. Solo grazie a curiosi giri in rete è accaduto che ci cercassimo e ci incontrassimo a quattr'occhi, proprio ora che i km che ci distanziano sono ben di più.
Lei conosce bene il giapponese e lo usa egregiamente per motivi professionali. La invidio molto, poichè il mondo nipponico mi affascina per più di un motivo... così, tra le altre chiacchiere, mi sono ricordata di una cosa e le ho chiesto una cortesia.



Questo ideogramma, (di cui parlavo nel post sopracitato) è rimasto nel mio cuore per i motivi che già scrissi allora. Se pur segno indelebile, nel tempo però ne ho perso involontariamente il significato letterale della grafia.
Stefania mi ha ri-spiegato dunque che l'ideogramma con cui talvolta mi firmo (qui ad esempio) è kokoro, che in giapponese significa "cuore" ma allo stesso tempo anche anima, animo, spirito, pensiero, idea.
Insomma, quattro brevi tratti per un significato profondo, ha aggiunto.
Mi sono dunque chiesta se non fosse una firma troppo ambiziosa, ma so per certo di aver vissuto allora una splendida esperienza che desidero tenermi stretta, mettendolo ora nero su bianco anche qui.
Non poteva che essere un contatto di cuore a farla riaffiorare con grande emozione. Grazie Stefania!
Kokoro, mi ha detto, è inoltre il titolo originale di un romanzo giapponese che mi ha consigliato:
"Il cuore delle cose" di Natsume Soseki (vedi qui)
Cobrizo questa settimana sta finalmente traslocando, percui la lettura trova spazio in questi dì solo... in robusti scatoloni, ma mi fido del suo consiglio e, mentre io ne rimando la lettura a momenti più tranquilli, ho pensato intanto di girarlo anche a voi, che forse ve ne state in panciolle.


The shape of my heart...

In questi giorni di totale confusione in ogni cm quadrato che mi circonda, non sto più nella pelle per il nostro trasferimento, ma mi sento disorientata e in procinto di una forte scissione...





... But that's not the shape of my heart...

Pare assurdo, lo so, perchè potrebbe sembrare un'irrazionale perdita di tempo al fine dell'obiettivo ultimo, ma ho comunque bisogno di fermarmi qui e ritagliarmi brevi istanti in cui cerco nuovamente una forma.
Oggi, guarda caso, sono nati questi:




perle raku, corno e agata



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Arancio

boules di vetro di Murano soffiate a bocca


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sabato 14 agosto 2010

Blu



agata blu e opale



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un ricordo cinematografico blu qui e qui
un artista blu qui
una musica blu qui




venerdì 13 agosto 2010

Muffins alle pesche


Ricetta telegrafica

per 6 macromuffins:
100 gr di farina 2 semiintegrale
2 pesche bianche, le mie deliziose qui, (o nocipesche) a pezzi
4 cucchiai di fruttosio
2 cucchiai di burro di soia
(facoltativo un uovo)
125 gr di yogurt di soia non zuccherato
1/2 bustina di cremor tartaro
un pizzico di vaniglia e di polvere di chiodi di garofano
la buccia di un limone

A: farina+burro+sale+fruttosio+buccia limone+cremor tartaro
B: frutta+vaniglia+chiodi garofano+yogurt+(uovo)
A+B

a 200° per 25 min

martedì 10 agosto 2010

Il grande cocomero



Dal titolo qualcuno avrà pensato al film della Archibugi o più lievemente alle strisce dei Peanuts (di Linus van Pelt); in realtà, dal primo momento che le ha viste, Giacomo le ha chiamate "angurie" e semplicemente angurie son rimaste.
;-)
Sono comunque sempre boules di vetro di Murano, soffiate a bocca.


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mercoledì 4 agosto 2010

Gocce di crisoprasio


crisoprasio *


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*Il crisoprasio si presenta di un color verde azzurro pallido, con una morbida lucentezza lattiginosa.
Deve il suo nome alla varietà, nota agli antichi greci, che aveva inclusioni minute di pirite, e che per questo fu chiamata "porro dorato " (chironprason).
Il suo bel colore può attenuarsi sotto una forte luce solare, ma rafforzarsi invece con forti umidità.

Si dice che, facilitando una chiara visione dei problemi, sia in grado di far emergere diversi talenti della persona, portando grande leggerezza nel cuore e gioia nella vita. Definita anche come “pietra della compassione”, rivela in particolare alcuni profondi risvolti di carattere mistico.

Ovali di crisocolla

Un tempo la crisocolla veniva tenuta in mano per scacciare le paure irragionevoli e le chimere. E' la pietra della pace che calma le emozioni.
Gli Indiani d'america la utilizzano per aumentare la resistenza fisica e per placare la rabbia.
Io semplicemente ci gioco... ;-)



crisocolla


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martedì 3 agosto 2010

Sformatini di tofu e melanzane

Questi sformatini semplici semplici non pensavo meritassero un post, ma, a gentile richiesta, come ho detto ;-), mantengo la promessa fatta a chi li ha assaggiati e desiderava averne la ricetta.



per ca 12 sformatini:
400 gr di tofu* (quello sodo, detto "firm")
una melanzana media
100 ml di latte di soia
fecola di mais 1 cucchiaio
un cucchiaino di agar agar
una grossa manciata di foglie di basilico
una manciata di olive nere denocciolate
4-5 pomodori secchi
1 o due spicchi di aglio
olio 2-3 cucchiai
sale

Lavare la melanzana. Toglierle il picciolo e tagliarla a metà per il lungo, quindi incidervi su ciascuna delle superficie lisce bianche alcuni tagli profondi ad x, per facilitarne la cottura, facendo però attenzione a non tagliare la buccia.
Posarla su un pezzo di carta di alluminio e cuocerla in forno a 200° per un'oretta o q.b.
(Per questo potete approfittare del forno caldo cuocendola insieme a qualche altra preparazione ed addirittura potrete prepararla in anticipo, il giorno prima, facendo andare il forno in tarda serata per non accalorarvi troppo.)
Se lo gradite, potete mettere in forno, accanto ad essa, anche due spicchi di aglio, che però avrete l'accortezza di tirare fuori molto prima dal forno, una volta cotti e morbidi.
Cotta e raffreddata, la melanzana andrà sbucciata e strizzata per bene, quindi tagliata a cubetti minuti.
Intanto frullare in un mixer il tofu con circa 100 ml di latte di soia, il basilico, la fecola di mais, l'agar agar, l'olio, il sale e la polpa dell'aglio cotto.
Nel caso non abbiate cotto l'aglio in forno, ne potrete usare tranquillamente un solo spicchio, crudo, frullandolo insieme al resto.
In una ciotola unire questo composto verde alla melanzana a cubetti, i pomodori secchi tagliati sottili, le olive snocciolate e tagliate a pezzetti. L'uso di un pizzico di peperoncino è facoltativo (io l'ho evitato per la presenza di bambini).

Ungere le formine di silicone o usa e getta in alluminio e spolverizzarle con semolino, farina di mais o pangrattato.
Versare il composto e decorare ciascun formato con un cappero, qualche fogliolina di maggiorana, ecc...
Cuocere a 200° in forno caldo per 20 min.
Lasciar raffreddare bene prima di sformarli, delicatamente, dagli stampi!


altre idee per sformatini:
sformatini di tofu e topinambur
sformatini di zucca
cestini di polenta

* Lo ripeto solo per chi ancora non ha dimestichezza col tofu: vi supplico, però, non scegliete quello della Valsoia! Questi qui o qui ad es. vanno benissimo: sono buoni e sono pure non ogm!)


P.S. scopro ora la raccolta sul tofu di Luby. Per parteciparvi, andate qui

il banner da qui

Las azules campanillas

Si al mecer las azules campanillas
crees que suspirando pasa el viento
sabe que, oculto entre las verdes hojas, suspiro yo.
...
Se a cullare le azzurre campanule del tuo balcone credi che sospirando passi il vento mormoratore sappi che, occulto fra le verdi foglie, sono io a sospirare.
...

(Gustavo Adolfo Bécquer)




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lunedì 2 agosto 2010