lunedì 13 febbraio 2012

Il cibo del bambino e le invasioni barbariche di farina 00 - (i miei biscotti Diana alle mele)




C'è ancora qualcuno che non conosce questo saggio omino del filmato qui sotto?
Grazie a più di un reportage di Report, su Rai3, in moltissimi sono fortunatamente venuti a conoscenza del sapere del dott. Franco Berrino (Capo Dipartimento Medicina Preventiva e Predittiva, Direttore S.C. Epidemiologia Eziologica e Prevenzione Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori) e dei progetti che sta portando avanti.
In una recente trasmissione di Daria Bignardi (visibile qui) molti lo hanno pure trovato antipatico, confrontato alla morbida strabordanza di Allan Bay o all'immagine trendy di Spiros e Marco Bianchi, presenti in studio.
Il dott. Berrino non piace perchè dice delle verità nude e crude. Certamente il suo stile di comunicazione non è dei più seducenti, ma di fatto è l'essenza di ciò che dice che risulta molto scomodo! Personalmente credo del resto che se dicesse le stesse cose con toni più edulcorati neppure verrebbe preso in considerazione.

Quando in studio nella sopracitata trasmissione ha detto che la farina 00 fa male ed è il peggiore veleno di questi tempi credo intendesse semplicemente far ragionare su come la farina raffinata sia diventata una polvere quasi inerte, priva di valore nutrizionale, ma anzi carica di incognite: nei decenni è diventata di gran uso solo per la sua più facile conservabilità, rispetto a quella integrale. Le tignole (le farfalline della farina) non trovano attrazioni infatti in una polvere così ripulita. Fateci caso, le troverete in altre farine nella vostra dispensa e soprattutto nei cereali, ma nella farina bianca è più facile troviate muffe perchè la maggior parte della farina che mangiamo (anche utilizzata per fare la pasta "made in italy") è di provenienza estera di cui noi consumatori non conosciamo la qualità nè la tracciabilità.
Importiamo il grano da Grecia, Ucraina e fin dall'Australia, con viaggi anche di 48 gg, in stive di navi enormi che ne portano fino a 55000 tonnellate (il che significa 1500 autotreni!).
Una volta scaricato, (2 milioni di tonnellate di grano all'anno che arriva così, in Italia) staziona in capannoni anche per un anno, aspettando il momento in cui una grande regia internazionale ne decreta la vendita per bloccare il prezzo del grano italiano e la conseguente difficoltà dei suoi produttori.
Per accertarvi che quanto vi dico non è mia fantasia: guardate QUI questo link interessantissimo

Inoltre la farina 00 provoca un aumento della glicemia e il conseguente incremento dell'insulina, fenomeno che nel tempo induce l'organismo ad accumulare maggiormente grassi, con un conseguente indebolimento che lo rende più facile bersaglio di molte malattie.
E' risaputo che il massiccio sviluppo di intolleranze al frumento è inoltre imputabile anche all'abuso di prodotti realizzati con farina di bassa qualità, ogm o trattata con pesticidi.
E' auspicabile dunque non utilizzare solo farina bianca raffinata, ma impiegare nelle nostre ricette anche quella integrale, ma biologica (per evitare i pesticidi del tegumento) e possibilmente di origine locale.
Chi può dunque se la macinerà in casa, oppure sarà bene reperirne di pronta, purchè di buona qualità bio ed integrale.
Sarà buona e sana abitudine comunque imparare a consumare i cereali anche in chicco, in preparazioni sia salate che dolci (senza zucchero).

Ritornando al dott. Berrino, attraverso la Cascina Rosa, ha dimostrato la validità delle linee guida dell'alimentazione macrobiotica nella cura e nella prevenzione delle mlattie oncologiche.
Macrobiotica non significa solo cura e dieta rigida restrittiva, come chi non è ben informato crede, ma è una consuetudine alimentare, che una volta studiata, insegna a sapersi concedere un po' di tutto.
Berrino non se ne sta solo barricato in ospedale ad occuparsi di patologie oncologiche, o a "gufare", come qualcuno ha detto, in televisione, ma fa vera prevenzione: esce e va a parlare spesso con la gente, incontra le famiglie, racconta come fare la spesa, cosa cucinare ai pasti, e soprattutto insegna ai genitori come alimentare i bambini in modo sano e naturale.
Io reputo che non abbian senso i divieti e che ognuno di noi sia libero di scegliere, ma ciò che è fondamentale è che tutti siano informati davvero su ciò che acquistano e mangiano!
In questo interessante filmato potete avere un assaggio di una delle sue tante conferenze (e qui potete trovare il calendario degli incontri, per chi vive nel milanese e fosse interessato).





In particolare parlando di colazione, per i bambini (ma ovviamente i genitori saranno i primi a dover dare l'esempio!), trovo molto confortante sentire parlare anche lui di: crema di cereali integrali (vedi qui), porridge, muesli, pane integrale (lievitato con pasta madre) con tahin e marmellata senza zucchero e qualche dolcetto al forno semplice, il che significa senza zucchero, uova, nè burro, come i dolci di Cobrizo e ad esempio anche i biscotti Diana.

Non avevo ancora provato questi ultimi. Allora ho cercato in rete e ... detto, fatto! In tre quarti d'ora erano pronti.
Questa è la mia versione, ritoccata.

Biscotti Diana secondo Cobrizo:
90 gr di farina di kamut integrale bio (oggi in dispensa avevo questa, ma andrà bene ugualmente di grano o di farro integrale bio)
90 gr di fiocchi di cereali misti bio (di cui una manciata rimarrà integra e la restante andrà macinata fine)
80 gr di mandorle bio (di cui una manciata verrà tagliata a coltello mentre la restante andrà macinata fine coi fiocchi)
40 gr di semi di girasole
100 gr di latte di soia (o di riso) non zuccherato
30 gr di uvetta bio
2 mele (le mie medie avevano un peso totale di 520 gr ca, ancora intere)
un cucchiaio di cremortaro
qualche pezzetto di buccia di arancia non trattata
un pizzico di sale

Mescolare la farina coi fiocchi, le uvette, i semi e le mandorle a pezzi e in farina. Aggiungere il pizzico di sale e le zeste d'arancia.
Grattugiare le mele sbucciate con una grattugia a fori grossi e unirle all'impasto insieme al latte.
Con il frullino ad immersione frullare sommariamente l'impasto per renderlo un po' più fluido (ma non del tutto), quindi unire il cremortartaro, mescolando bene.
Porzionare l'impasto a cucchiaiate, ben distanziate, sulla leccarda, coperta da carta da forno.
Cuocere in forno caldo, a 180° per 25 minuti, dopichè rimuoverli dalla teglia e metterli sulla griglia e ripassarli in forno caldo, ma spento, ancora per 5 minuti per asciugarli ancora un po' dall'umidità della mela.
Sono croccanti fuori e rimangono morbidi dentro.
Si conservano qualche giorno in una scatola di latta.
Sinceramente non mi sono piaciuti tantissimo per consistenza, anche se apprezzo il sapore e sposo ovviamente il principio, che è lo stesso dei dolci di questo blog. Li devo riprovare a fare.
Intanto vi consiglio ad esempio questa torta qui o questa o questa, sempre senza zucchero, nè uova, nè burro.



Ora continuate pure a dire che i biscotti e le merendine del supermercato son più buoni, però sapete che c'è un'alternativa (che non deve essere necessariamente questa di Diana o di Cobrizo), e soprattutto ne conoscete il perchè. :-)


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15 commenti:

  1. Bellissimi i biscotti e ottimo lo spunto di discussione. Ha quasi dell'incredibile già solo il fatto che nel nostro paese comincino a circolare anche in TV idee "alternative". C'è ancora tanta strada da fare...

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  2. beh io lo trovo simpatico, il dott berrino, va anche nelle scuole e ce ne fossero come lui di medici! :-)

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  3. Anch'io conosco Berrino e cerco di applicare almeno in parte qualche buona norma. Nel milanese si sta impegnando molto nella ristorazione delle scuole e sto seguendo con interesse i suoi tentativi di innovazione, come si incontrano e si scontrano con le esigenze dei grandi numeri e di un destinatario, il bambino, che si può educare solo attraverso l'educazione della famiglia e di una nuova generazione di cuochi. Condivido quello che dicevi della macrobiotica e, aggiungo io, della cucina vegetariana, come di una cucina varia e allettante, ma al di fuori dell'impegno familiare non è sempre di facile realizzazione o ci vuole del tempo per farlo su larga scala e forse in questo Berrino dovrebbe mostrarsi meno intransigente. A volte, a mio parere, propone soluzioni che, per chi non ha già fatto un pezzetto di percorso, sembrano solo un sacrificio e si perde così di vista la gioia del cibo che è essenziale affinchè sia i bambini che i ragazzi più grandi provino piatti nuovi.

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  4. Berrino effettivamente non ha una buona comunicazione e a mio parere non e' neppure cosi' bello da vedere ;)))

    a parte gli scherzi quello che dice e' molto saggio e andrebbe ascoltato ...

    cioa cris
    www.ilcucinotto.it

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  5. Grande Roberta!Io sono anni che non la compro e...faccio spesso anch'io biscotti tipo Diana!E mi piaciono da matti.Tra poco posto gli ultimi fatti che sono favolosi!Io Berrino lo stimo molto e non capisco come la gente nn si ponga la domanda "cosa sto mangiando"?

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  6. bel post e nemmeno c'è bisogno che lo dica...ma visto che citi il "kamut" leggi qui: http://www.civiltacontadina.it/modules/news/article.php?storyid=639
    io sono inorridita ma Marco Bianchi che mi è pure simpatico mi ha risposto: sì , vero ma niente di grave... e io continuo ad indignarmi..un abbraccio! S

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  7. BRAVISSIMA ROBERTA (in maiuscolo)!!! Bravissima nel pubblicare il filmato (purtroppo non l'ho visto alle Invasioni) ma l'ho già diffuso ampiamente. Mi chiedo come non si fa ad avere a cuore la salute dei figli (io non ho figli ma ho a cuore la salute mia e del mio compagno). Sul mio blog ho appena pubblicato una focaccia fatta con i cannellini e la farina di farro. In sintonia. Grazie e ancora grazie.

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  8. Non avevo mai ascoltato il dr Bettino e quindi ti ringrazio molto per il link. Non ho la televisione a casa, per scelta, e quindi certe cose mi scappano. Certo è che gli strumenti per attivare la consapevolezza ci sono lo stesso!
    Bella la ricetta dei biscotti. Sono senza dolcificanti! Pensa che ultimamente dopo un pò che ho imparato a fare i dolci veg, inizio a trovarli troppo dolci rispetto all'inizio della mia esperienza. Riconoscere questa sensazione mi è piaciuto.
    A presto,
    Sissa

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  9. Rieccomi Roberta. Sapresti consigliarmi un buon libro sulla cucina macrobiotica? Mi sembra di aver capito che ne segui i principi e mi piacerebbe molto documentarmi Ho spesso guardato in libreria ma non ho trovato nessun volume all'apparenza interessante..
    Grazie dell'attenzione, buona giornata,
    Sissa

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  10. Cibou: i bambini sono molto saggi nella loro purezza. dovremmo imparare a non inquinarla ma a rispettarla maggiormente.

    Notedicucina: beh, fortunatamente la rete aiuta! ;-)

    Stella: eh, sta molto simpatico pure a me, se non si era capito. :-))
    magari fosse venuto nell'asilo di Giacomo! ;-)

    Isafragola: hai ragione. il messaggio deve essere chiaro ma non troppo intransigente per non sortire l'effetto contrario. all'inizio sarebbe davvero di grande aiuto vedere ed assaggiare le cose preparate da qualcuno con un po' di esperienza, per non rischiare di gettare tutto nella spazzatura, demoralizzarsi e farsi un'idea falsata di tutto.

    Cristiano: hai ragione ma si sa che non c'è peggior sordo di chi non vuol proprio sentire!

    Saretta: grande tu, che già metti in pratica queste cose!
    proverò appena posso anche i tuoi ;-)

    Simona cara, già, c'è da starci davvero attenti e non scherzare!
    purtroppo anche l'indignazione risolve poco ma continuiamo a crederci, no?

    Roberta: ho visto la tua bella focaccia. la proverò. ;-)
    credo sempre più che non ci resti che partire dalle persone che amiamo e abbiamo vicine per cercare di operare qualche cambiamento ;-)

    Lasissa: neppure noi abbiamo la tv ma fortunatamente la rete compensa.
    purtroppo la letteratura macrobiotica non è molto allettante, però se vuoi partire dalle fondamenta mi sento di consigliarti i libri di Michio Kushi e della moglie Aveline, che bene spiegano i principi basilari ed originali.
    Anche il testo di Giusi De Francesco
    "Guarire con il cibo" e "Il Grande libro dell'Ecodieta" di Carlo Guglielmo potrebbero aiutare, per iniziare.
    Poi basta solo armarsi di buona volontà, pratica e fantasia! ;-))

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  11. Roberta, ma sono definitivamente cecata o non vedo il latte di riso nell'esecuzione? :-/

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  12. Izn: hai ragione! L'avevo messo solo negli ingredienti. Pardon!
    Ho corretto. Grazie.

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  13. ciao .. secondo te e' possibile farli con la farina di grano saraceno .. senza glutine quindi? Grazie ciao

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    1. Anonimo (come devo chiamarti?), non saprei proprio. Forse con anche un po' di farina di riso? Mah.
      L'unica è provare! ;-)
      Fammi sapere.

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