Stanca ma soddisfatta, ora posso raccontarvi del pranzo che abbiamo realizzato Dominique Gobbo ed io al
ristorante Al Lumin a Zoldo Alto (BL) per l'evento "
Naturalmente" che già vi avevo annunciato
qui.
Primo giorno di primavera, sì ma... beffardamente il meteo non è stato clemente e poco dopo il mio arrivo in Zoldo, nel pomeriggio di sabato, ha iniziato a nevicare!
Non ci siamo però perse d'animo e, acceso il caminetto, dopo cena abbiamo cucinato fino alle 2 di notte per riprendere poi subito la mattina seguente.
Quando mi sono alzata domenica mattina questo era il panorama scorto dalla mia finestra.
Sole o neve, la sfida però era ormai stata lanciata: ideare e realizzare un menù interamente vegano/macrobiotico, senza l'impiego dunque di alcun prodotto animale, né derivati, né zucchero. Questo non tanto per fanatiche ed
estremistiche convinzioni, ma per offrire un'occasione stimolante in cui
sperimentare che è possibile abolire l'uso di
alcuni ingredienti dalla nostra tavola, degustando pietanze però che regalino ugualmente gusto e piacere.
Avrei tanto voluto curare ancor più l'impiattamento, ma mi sono resa
conto che cucinare e servire questo menù con tutte portate calde per 30
coperti prenotati ha ovviamente richiesto di velocizzare i gesti.
Le fotografie non sono realizzate da me, perchè ero troppo presa in cucina per potermene occupare anche se lo avrei voluto tanto fare, ma fortunatamente un amico prezioso ha documentato tutto, o quasi.
Boulanee
(tipici "ravioli" afgani) ripieni di patata, cipollotto e cumino,
solitamente fritti, ma qui in versione
light al forno [con variante
glutenfree: crepes di mais e riso con ugual ripieno] e babaganoush
e Farro con carciofi freschi, pomodori secchi e timo
Crema tiepida di cicerchie con puntarelle, caffè e pane croccante
Riso con asparagi, piselli e aneto freschi su letto verde
Tagliolini d'orzo con agretti, mandorle tostate e zeste di limone (alternativa glutenfree con pasta di riso)
Vegburger di lenticchie con "maionese" vegana al dragoncello
e contorno di verdure di fine stagione (broccolo, zucca, topinambur, indivia, cavolfiore, broccolo romanesco) e le loro puree
Tortino di mele, frutta secca e limone
Piccolo cremoso allo yogurt di soia con frutti di bosco e quinoa croccante
(tutto senza uova, zucchero e burro)
Pure pane e grissini sono stati fatti in casa.
Anche i dolci sono stati realizzati senza prodotti animali e pure senza zucchero.
Quello a velo è stato spolverizzato sopra solo perchè gradito esteticamente
(ma si può sostituire con cocco secco in polvere, che però io avevo scordato)
E dietro le quinte? forse vi chiederete.
Ecco qualche scatto in cucina, con Dominique ed il mio Giacomo, tra frenesia, risate, abbracci, concitazione, fatica, qualche calice di prosecco e tanto tanto divertimento.
I piatti che rientrano ripuliti in cucina, dopo l'apprezzamento dei clienti. Che soddisfazione!
L'allegra brigata, stanca ma soddisfatta e felice
Nonostante
la neve dispettosa, abbiamo riempito le sale di gente ed allegria (non posto foto per la privacy) e con
nostro grande piacere qualcuno è arrivato perfino da Treviso e Venezia.
Un ringraziamento sincero
a tutti i commensali presenti che hanno apprezzato i piatti e a Dominique - cuoremio - per la
fiducia smisurata che mi ha dato, per le cose che ho imparato, ma soprattutto perchè lei sa bene
a chi era dedicata questa giornata, con tutto il nostro amore.
Infine, ma non per ultimo, grazie anche ai miei uomini adorabili, mio marito e il mio cuochino
Giacomo, che anche in quest'occasione hanno tifato per me e mi
hanno aiutato tantissimo anche manualmente (solo il secondo mi ha firmato, orgoglioso, la liberatoria per le foto :-D )
Verde Vittoria
Più d'uno mi ha già domandato se ripeteremo la cosa. Eh, questo però non è il mio mestiere! Quest'esperienza mi è servita per comprendere quanto impegno e fatica ci vuole per farlo sul serio, quindi esprimo ancora una volta tutta la mia ammirazione ed il mio rispetto a coloro che lo esercitano con passione e serietà, per professione, Dominique in primis.
Il mio intento in questo frangente era solo quello di dimostrare che si può cucinare buono, sano e bello anche eliminando ingredienti a cui si crede spesso non si possa rinunciare, esattamente come sempre ho divulgato nel progetto Salutiamoci per anni.
Io mi sono divertita un mondo ad offrirvi qualche pezzetto edibile di me.
Ora, però, deposto il cappello, riprendo il pennello.
Poi chi lo sa...