lunedì 31 maggio 2010

La gamella del restauratore: insalata d'orzo ed agretti



Lo sapevo... ho iniziato (vedi qui) con un mobile da ripulire e adesso mi sono ritrovata a studiare manuali di restauro e a giocare (?!) con olio paglierino, gommalacca, cera d'api...
In queste giornate di pesante lavoro manuale in casa, il tempo per la cucina è ridotto al minimo:
piatto unico, ideale anche freddo e da asporto.




Sarò brevissima, dunque:
2 etti di orzo perlato crudo (da bollire in acqua salata per venti minuti o qb, previo lavaggio ed eventuale ammollo - vedi qui)
100 gr di salmone affumicato (tagliato a pezzetti minuti) o gamberetti o altro pesce a piacere
una decina di pomodorini datterini a cubetti
un mazzo di agretti lessati al dente a vapore e tuffati in acqua ghiacciata (i più tagliati a pezzetti, alcuni tenuti interi solo per decorazione)

Condire l'insalata d'orzo con salsa al pesto leggero (frullando olio q.b., abbondante basilico, pinoli e pochissimo aglio, senza formaggio). Et voilà!


mercoledì 26 maggio 2010

Pedra de ijada


"pedra de ijada"
(pietra del lato o del lombo, per il suo ipotetico potere benefico sui reni)

cubetti di giada,
vetro e rame



info qui




lunedì 24 maggio 2010

Il mignolo verde. Tra tecnica e poesia, tra logica e fantasia.


Voi siete tutte lì a piantar fiori e a sistemare balconi e giardini, vi vedo! ;-) (anche se leggo meno di quanto vorrei i vostri blog, in questo periodo).
Il giardino (di là) invece, dopo tutta questa pioggia, sta ancora aspettando che la terra si asciughi sufficientemente per poter essere dissodata, prima della semina dell'erba. Nel frattempo il balcone (di qua) è verde solo di piantine aromatiche, che non richiedono nessuna maestria giardiniera.
Cobrizo dunque alterna lavori pesanti a nuovi tentativi per rifarsi l'occhio, alleggerire il tatto e i pensieri con campanelline d'altro tipo...




info qui



E a proposito di verde, rilegge, con nostalgia, un vecchio post: Il giardiniere col fiore in bocca

mercoledì 19 maggio 2010

Òstrega!*



Sono giorni di silenzio del blog, ma di grande attività nella vita.
Giorni in cui il lato maschile di Cobrizo emerge prepotentemente e pare incontenibile.
Cobrizo non è solo leziosa perlina (la perla e l'ostrica? ;-) ... ma è anche incosciente al punto tale da improvvisarsi bricoleur.
Sarà forse per esorcizzare un compleanno festeggiato proprio in questi giorni, o comunque per illudersi di dare una spinta a questa casa che ho battezzato una Sagrada Familia senza fine, ma eccomi/ci al lavoro!
Polvere e fatica a parte, è divertente e dà grandi soddisfazioni! ( ... ma crea dipendenza: sono già al quarto pezzo in fieri)

Vedersi recapitare un mazzo di fiori nel bel mezzo del cantiere e poi brindare con bollicine e Tsarskaya, a fine giornata, ancora tutti impolverati in mezzo alla gente, è emozionante.




"The world is your oyster now
You can do as you want to do
The world is your oyster now
So go out and get laid
And get whatever you want to
The world is your oyster
The world is yoursRa la la la la la la la la la"...

(qui)



*P.S. per i non veneti:
òstrega (s.f., inter.) termine regionale veneto: in italiano ostrica. È una interiezione che esprime meraviglia, stizza, disappunto o anche energica e vivace affermazione.
Sinonimi: caspita!, cavoli!, mannaggia!

venerdì 7 maggio 2010

Notti e giorni, giorni e notti...


"Gli specchi dovrebbero riflettere un momento,
prima di riflettere le immagini"




illustrazione mia per la copertina di "Notti e giorni"
di Alma Daddario e Sabatino Scia
http://www.unafavolaperprotesta.com/

L'uomo, a volte, ha cupe rappresentazioni del suo passato. Ne ha altrettante "angeliche" che, nella dimensione formale di frasi scritte, divengono veri "spirituals" che non hanno niente di tenero, ma che sono comparazioni tra sogno e realtà: nasce così la favola.
La favola non ha una funzione di catarsi, ma è "il possibile" nel suo farsi ed infonde la centralità dell'io, di ciò che di più irremovibile c'è nell'uomo...
[...]
Io non sono una persona che crede alla funzione scolastica della favola, ma trovo che la favola viaggi da sempre a lato di una poetica infantile che spesso con l'uomo, "adulto e maturo" è intransigente.
[...]
Se non ci fossero lupi cattivi, faine o volpi pazze, non ci sarebbero i demoni della creatività.
(dalla prefazione di Alda Merini del libro)


giovedì 6 maggio 2010

Tinte meteoropatiche

Acquazzone, acquata, piovasco, grandinata, acquerugiola, rovescio, gragnuola, diluvio, profusione, nubifragio, scarica, scroscio, temporale, precipitazione, pioggerellina, pioviggine, pioggerella, spruzzata, profluvio, marea, fiotto, fiumana, tempesta, burrasca, grandine, ...
E pare non bastare ancora.


L'uso di acquerelli sembrerebbe fin troppo facile. Invece uso l'acrilico, tiè, quasi impermeabile... Bianco.
Tutta l'acqua di questi giorni non può che lavare via ogni altro colore...

Sono io a sentirmi shabby, oggi, non il packaging. E pure molto poco chic.