Sto illustrando un testo per adulti che trovo impegnativo e che ogni giorno mi obbliga a fare i conti con i miei limiti oggettivi.
Ma non desisto.
Per contrasto, nei momenti di pausa, talvolta ritorno a parole più amene e scarabocchio cose leggere e... maggiormente digeribili come questa.
Poi, per cena, mi invento questa insalata (ma no, non è una ricetta e non ho foto, mi spiace):
Scotto appena delle foglie di cavolo nero private della dura nervatura centrale e raffreddo subito (per mantenerle verdi). Taglio grossolanamente.
A parte, in una padella con olio ed aglio, salto dei funghi cardoncelli a fettine non troppo sottili e lascio raffreddare.
In una ciotola unisco cavolo nero, funghi, datteri denocciolati e semi di anacardi (o noci, zucca, ecc.), buccia di limone ed il verde di un cipollotto tagliato sottile.
Una pera o delle bacche di goji, perchè no?
Olio, sale e pepe (rosa, di Sichuan o quello più gradito).
Noi poi l'abbiamo consumata affiancandola con un po' di quinoa lessata.
- Ci sono tre cose che una donna è capace di fare con
niente: un cappello, un’insalata e una scenata. -